Sassari.Un’altra sconfitta. La terza di fila in campionato. Il fortino inespugnabile della scorsa stagione è diventato territorio di caccia delle squadre avversarie. Anche l’Ascoli si è portata a casa una vittoria contro una Torres che avrebbe meritato almeno il pareggio per l’impegno e per il gioco proposto, almeno per tre quarti di partita. Ancora una volta alla Torres è mancata la fortuna. Una squadra che ha approcciato la partita nella maniera migliore, che ha avuto l’occasione per sbloccare la gara con un calcio di rigore, fallito incredibilmente da Diakitè, e che ha inanellato almeno altre cinque clamorose palle gol. Poi è arrivato il primo shock con il gol dell’Ascoli sull’unico tiro del primo tempo. I rossoblù hanno raddoppiato gli sforzi per pareggiare, hanno sfiorato ancora la rete ma quando dico che la ricetta per sbloccare questa situazione sta altrove non sono stato creduto e quindi ribadisco il mio concetto: sale e medicina dell’occhio. Il sale da cospargere sul campo come facevano tanti e tanti anni fa Muccinelli e gli altri supertifosi dell’epoca. E poi la medicina dell’occhio per staff tecnico e giocatori. Temo che mentre sto scrivendo, la società stia facendo valutazioni sul futuro del tecnico Greco. Cambiare tanto per cambiare non avrebbe senso. Magari non sarà molto empatico, in molte situazioni resta troppo freddo e forse dovrebbe avere più coraggio, ma non si può negare il fatto che Greco ha avuto il pregio di costruire un gruppo granitico. Penso comunque che serva una scossa. Magari con qualche bel richiamo ai giocatori, una sorta di giro di vite sulla troppa libertà che gli è stata concessa finora. Da diverse giornate, alcuni stanno letteralmente vagando per il campo senza una meta, mettendo in mostra prestazioni molto lontane dalle loro qualità. Comunque, la sconfitta è pesante. Sia per la classifica, sia per il morale. Riprendersi dopo questa ennesima battuta d’arresto non è facile, ma bisogna reagire. E per farlo serve lo spirito di gruppo. Forza Torres, sempre e comunque.

ZACCAGNO 7,5: ha parato un rigore al bomber Corazza, nella stessa azione ha fatto altre due parate sensazionali e poi si è esibito in altri due o tre interventi di altissimo livello. Una sicurezza.

FABRIANI 6: sta crescendo e anche contro l’Ascoli ha mostrato le sue qualità, sia in fase difensiva sia nell’impostazione dell’azione. Ha fatto un errore su una ribattuta, ma Zaccagno ci ha messo una pezza.

DAMETTO 4: ma dove è finito il difensore migliore della serie C? Il terzino con i piedi da centrocampista che fino a qualche tempo fa era un una saracinesca e ora invece… Incerto e presuntuoso. In fase difensiva è stato disastroso e in impostazione si è perso più volte perché ha preferito gigioneggiarsi con il pallone tra i piedi anziché liberarsene. Deve ritrovare al più presto la migliore condizione perché la difesa della Torres ha un disperato bisogno del vero Dametto. Di quello attuale non se ne fa niente.

ANTONELLI 6: puntuale come sempre in marcatura, impreciso rispetto al solito in fase di rilancio. Comunque è un combattente e non si tira mai indietro.

ZECCA 5,5: ha corso tanto e sta lentamente ritrovando la forma. Ma è ancora lontano dal bel giocatore che tutti conosciamo. Da premiare per la generosità e l’impegno.

GUIJEBRE 6,5: il migliore della Torres. Ha dominato la fascia sinistra con grande autorità e ha sfiorato più volte il gol con due tiri dalla distanza. Instancabile nel proporsi e poi nel mettere in area palloni deliziosi che solo per sfortuna non sono stati sfruttati dai compagni. Mezzo voto in meno per l’errore di posizionamento nella marcatura dell’ascolano che ha sfruttato la libertà per piazzare il sinistro che ha portato in vantaggio gli ospiti.

GIORICO 5: lontano anni luce dal bel giocatore della scorsa stagione. Non è al massimo della forma e si è limitato a fare il compitino a centrocampo. L’unico bagliore del “vecchio” Giorico è stato il lancio in verticale che ha portato al rigore poi sbagliato da Diakitè.

MASTINU 4,5: ha cercato di mettere ordine e ha giocato con sapienza decine di palloni. Ha scambiato sulla fascia sinistra con Guijebre e Scotto con una qualità eccezionale. Dal suo piede è partita la deliziosa punizione della rete di Varela. Ma quel fallo a centrocampo che ha portato all’espulsione doveva evitarlo. È stato chiaramente un fallo di frustrazione misto a delusione e rabbia, ma da uno come lui non te l’aspetti. E adesso la Torres dovrà giocare la prossima partita, e speriamo sia solo una giornata, senza di lui.

SCOTTO 5: grande impegno, ma scarsi risultati. Ha scambiato bene con Guijebre, ha anche cercato la porta con un tiro da fuori area, ma non è mai riuscito a incidere. Ha combattuto finché è rimasto in campo.

DIAKITE’ 5: dopo aver calciato il rigore sul palo è scomparso. Era il terzo minuto di gioco e quindi non è mai più riuscito a entrare in partita. Ha avuto tra i piedi un’altra occasione gigantesca ma non era la sua giornata…

FISCHNALLER 5,5: ha corso tanto, ma troppo lontano dalla porta avversaria. Si è proposto, è andato a prendere palloni fino al limite della sua area ma non è mai stato incisivo in avanti.

VARELA 6,5: finalmente ha fatto gol. Una bella spizzata di testa su punizione con il contagiri di Mastinu. Il suo voto è solo per questo ed è un voto di incoraggiamento.

NANNI S.V.: è entrato nel finale al posto di Diakitè. Ci ha messo grinta e impegno.

GRECO: che colpe può avere un allenatore se la tua squadra sbaglia un rigore e fallisce un’altra decina di occasioni da gol clamorose? L’unica pecca che gli si può addebitare è il ritardo nei cambi e le scelte: Brentan e Mercadante in panchina mentre in campo Dametto e Giorico giravano a vuoto. E l’ingresso di Zambataro è stato inutile. Ma per il resto, la Torres ha giocato bene per almeno tre quarti di gara e solo la sfortuna le ha impedito di sbloccare il risultato. Il pubblico l’ha criticato anche in maniera becera, ma fare di più in queste situazioni è difficile. Troppo