Sassari. Il Vecchio Mulino di Sassari e Su Recreu di Ittiri sono i due locali del nord-ovest della Sardegna che hanno ottenuto l’ambito riconoscimento della “Chiocciola” nella nuova edizione della guida Osterie d’Italia di Slow Food.
Sessantasei osterie in guida – di cui 15 novità – e 11 chiocciole: questi i numeri, in grande crescita, dell’isola nello storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: presentata al Teatro Strehler di Milano il 14 ottobre e disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore, la trentacinquesima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 250 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare.
La nuova edizione raccoglie 1917 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto e una nuova sezione chiamata Locali Quotidiani, che raggruppa tutte quelle tipologie ristorative alternative come pastifici, pub, enoteche e gastronomie le cui caratteristiche, in primis l’attenzione e l’aderenza al territorio, la selezione di materie prime e un particolare stile di accoglienza attento alla convivialità, rientrano a tutti gli effetti nell’idea di osteria così come raccontata da Osterie d’Italia.
Tra i riconoscimenti ottenuti dalle osterie della Sardegna spicca il Premio Novità dell’anno a Babeuf di Cagliari.
La Sardegna a tavola tiene fede a una cucina di tradizione e a una buona accoglienza. Optano per la rivisitazione di svariate ricette le giovani generazioni che, forti di insegnamenti familiari e di uno sguardo contemporaneo, nutrono una grande attenzione alla selezione delle materie prime secondo stagione e territorio. L’isola continua a garantire proposte di terra e di mare a spiccata declinazione identitaria. In generale, accanto a un pescato sempre fresco con un occhio attento alla sostenibilità, i piatti di terra sono solitamente costruiti attorno a carni di alta qualità. Cresce il numero di insegne con la Chiocciola.
Nel capoluogo, accanto a una riconferma, sono premiati i giovani che hanno saputo portare in città un attaccamento alla tradizione che non rinuncia alla contemporaneità dei piatti. Si confermano i sapori marinari locali a Carloforte e quelli di attenta selezione a San Sperate. Sempre valida l’esperienza nel minuscolo Nuxis, a riprova che anche i piccoli centri possono essere protagonisti. Entra a pieno merito una trattoria del Barigadu che conosce bene il territorio e vanta una solidissima lucidità ai fornelli. Resta valida l’offerta di Nuoro, cui si affianca quella della vicina Dorgali. A Sassari accoglienza e gusto vanno a braccetto nel nuovo premiato. Resta distintiva la proposta territoriale di un paese di vini e gastronomia quale Mamoiada, dove a conferma entrano in guida nuove osterie.
Ecco le 11 Chiocciole sarde:
ChiaroScuro – Cagliari (CA)
La Locanda dei Buoni e Cattivi – Cagliari (CA)
Transumanza – Cagliari (CA)
Da Andrea al Cavallera – Isola di San Pietro (SU)
Su Recreu – Ittiri (SS)
Abbamele – Mamoiada (NU)
Il Rifugio – Nuoro (NU)
Letizia – Nuxis (SU)
Ada – San Sperate (SU)
Il Vecchio Mulino – Sassari (SS)
La Rosa dei Venti – Sennariolo (OR)
I numeri della guida:
– 1917 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati
– più di 250 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano
– 460 novità
– un nuovo inserto per i Locali Quotidiani, con 134 segnalazioni
– 324 locali premiati con la Chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food
– 211 locali premiati con il Bere Bene, un riconoscimento per l’accurata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati
– 524 locali premiati con la Bottiglia per la curata selezione di vini.
Osterie d’Italia 2025
a cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni Pagine: 960
Collana: Guide Slow
Prezzo al pubblico: 24,00 euro