Sassari. Sold out sia in platea e galleria e grandi emozioni al Comunale di Sassari per la prima dell’opera Werther di Massenet, tratta da I dolori del giovane Werther di Goethe nel cartellone della stagione lirica 2024 dell’Ente Carolis realizzata grazie al contributo del Ministero, della Regione, del Comune di Sassari e della Fondazione di Sardegna.
L’improvviso guasto tecnico, che ha bloccato la porta tagliafuoco del teatro impedendo l’accesso degli artisti al palcoscenico, non ha fermato la messa in scena dell’opera e tantomeno il successo di una serata che, anche per la sua particolarità,
è stata vissuta da pubblico e protagonisti con un coinvolgimento e un’emozione palpabili. “Abbiamo deciso di andare comunque in scena – ha spiegato il presidente dell’Ente Antonello Mattone salendo sul palco, prima dello spettacolo, per spiegare i dettagli dell’emergenza. Per questa occasione imprevista sono stati apportati degli adattamenti che consentiranno una visione comunque di qualità dell’opera, come è accaduto nell’anteprima giovani”. L’applauso del comunale è arrivato come un abbraccio, immediatamente a dare sostegno ad un’impresa non semplice per il cast che ha dovuto gestire la performance, pensata per l’ampio palcoscenico del Comunale, nello spazio ristretto del proscenio. Per i protagonisti dell’opera: Francesco Demuro star della lirica internazionale nel ruolo del titolo, e Egle Wyss mezzosoprano di grande temperamento nel ruolo di Charlotte numerosi applausi a scena aperta. Ad avvolgere il pubblico nel suo fascino sonoro, fisico, immediato è la musica di Massenet: strumento narrativo perfetto per catturare attenzione ed emozioni affidato alle mani esperte del maestro Daniele Agiman che ha diretto un orchestra del de Carolis in forma smagliante che ha saputo ben rendere la raffinatezza del fraseggio della partitura di Massenet.
La regia di Vizioli, sebbene riadattata per questa inaspettata situazione, è riuscita a fare la differenza emozionando il pubblico in sala, chiamato a calarsi nella profondità di ogni singolo personaggio. In questa raffinata opera sull’incomunicabilità Vizioli concepisce infatti il suo lavoro catturando nei dettagli il carattere dei protagonisti, attingendo per far questo direttamente da Goethe. Ed è questa profondità, questo alternarsi di emozioni della sfera emotiva a catturare e commuovere: l’ebrezza dell’amore vissuto dell’antieroe Werther e della sua amata Charlotte, il dolore straziante della delusione, della perdita ineluttabile, la passione, la vita, la morte interpretate dai bravissimi artisti del cast emozionano, e arrivano all’anima anche in un palcoscenico di dimensioni ridotte. La sensibilità psicoanalitica della regia di Vizioli, già pensata per un
minimalismo teso ad evidenziare l’anima del racconto, veste poi la musica sublime di Massenet. Ad accompagnare con efficacia il lavoro un elemento portante che da sostegno allo spettacolo, anche in questa forma riadattata: il progetto visivo con grafiche sognanti ed evocative di Imaginarium proiettate sulla porta tagliafuoco del teatro diventata così sfondo dell’azione scenica. Fondamentali per la buona resa anche il disegno luci di Vincenzo Raponi e i costumi d’epoca evocati da Annamaria Heinreich.
Un’autentica ovazione per Francesco Demuro, acclamato diverse volte a scena aperta, in particolare nella celeberrima aria Pourquoi me réveiller. perfettamente immerso nel suo Werther, ruolo tra quelli più amati dall’artista. Il suo ormai famosissimo e riconoscibile timbro morbido e ricco di sfumature e mezze tinte, gli acuti lucenti ben interpretano l’evoluzione psicologica del personaggio goethiano ,magistralmente reso anche sotto il profilo attoriale dal tenore sardo.
Ottimo il debutto nel ruolo di Charlotte di Egle Wyss apprezzata e nota interprete che porta in scena, l’introversa sensualità e la malinconia del personaggio unendo ad una toccante interpretazione una vocalità setosa, generosa e capace di sottili finezze come nell’aria Va! Laisse couler mes larmes. Lunghissimi appalusi anche per il Coro di Voci Bianche preparato da Salvatore Rizzu. Efficaci vocalmente e ben calati nei rispettivi ruoli anche gli altri protagonisti del cast: il baritono Andrea Porta (Le Bailli) il soprano cagliaritano Ilaria Vanacore nel ruolo di Sophie, il baritono Domenico Balzani (Albert). Applausi anche ai giovani talenti provenienti dai Conservatori di Sassari e Brescia: Nicolas Resinelli (Schmidt), Michael Zeni (Jahann), Simone Casu (Bühlmann) Aurora Carta (Katchen). Ultima recita di Werther domenica 1 dicembre alle 16,30.