1954-2024: sono trascorsi esattamente settant’anni da quando “Miele amaro”, l’opera probabilmente più celebre e rappresentativa di Salvatore Cambosu, uscì per la storica casa editrice fiorentina Vallecchi. Un compleanno di peso, che la Fondazione Salvatore Cambosu di Orotelli celebra con un ciclo di tre appuntamenti culturali eclettici – che spaziano dal convegno letterario alle espressioni artistiche – così come eclettici sono lo stile dell’opera celebrata e la personalità dello stesso Cambosu.
Settant’anni, dunque, per questa summa letteraria polimorfa che, in oltre quattrocento pagine, racconta con passione l’immobilismo secolare e i silenzi di una Sardegna alle porte di un passaggio alla modernità che per i sardi si rivelerà, ancora una volta, amaro come il miele del corbezzolo. Un’opera che ha inizialmente conosciuto l’oblìo negli anni immediatamente successivi alla morte di Cambosu, avvenuta nel 1962, e che dalla sua riscoperta è divenuta un pilastro imprescindibile della letteratura sarda.
Una ricorrenza che la Fondazione intitolata al grande intellettuale orotellese non poteva non celebrare. E lo fa con una formula che si pone anche l’obiettivo di far risaltare tutta la modernità di Miele amaro, come dichiara il Presidente della Fondazione, Angelo Sirca: “Come Fondazione abbiamo pensato che fosse l’ occasione per dargli nuova linfa, cercando di farne arrivare la lettura a un pubblico più numeroso di quanto finora lo conosca. Ma abbiamo pensato a un programma multiforme, perché crediamo che un’opera quale Miele amaro si presti a diversi livelli di lettura e d’interpretazione“.
Si parte sabato 30 novembre, alle 16,30, alla Biblioteca Comunale “Nunzio Cossu” di Orotelli, con un convegno letterario dal titolo “Miele amaro ieri e oggi”: un evento che vedrà come relatori Neria De Giovanni, Presidente dell’Associazione Internazionale Critici Letterari e componente del CdA della Fondazione, che affronterà il tema della presenza femminile nell’ opera di Cambosu, e il professor Duilio Caocci, docente di Letteratura italiana e sarda dell’Università di Cagliari, che analizzerà Miele amaro e il contesto storico-culturale in cui è immerso.
Il secondo appuntamento con le celebrazioni sarà a metà dicembre, con una declinazione nelle arti figurative. L’estemporanea di pittura “I colori di Cambosu”, nell’intera giornata di domenica 15 dicembre, dalle 8 fino alle 18, radunerà al Centro Polivalente “F. Pintus” di Orotelli gli artisti partecipanti che, ispirandosi liberamente a “Miele amaro”, dipingeranno le loro opere. Una giornata a partecipazione gratuita e aperta ad artisti affermati come a semplici appassionati di pittura, e che terminerà con la premiazione delle opere ritenute più significative da parte della giuria di esperti nominata dalla Fondazione. Tre le sezioni di concorso, suddivise per fasce di età: oltre a quella riservata ai maggiorenni, la partecipazione sarà aperta ai bambini dai 6 ai 10 anni e ai ragazzi dagli 11 ai 18.
Letteratura, pittura e teatro: l’ultimo degli appuntamenti organizzati dalla Fondazione Cambosu sarà con l’attrice, regista e coach teatrale Valentina Loche, che a partire da dicembre curerà un laboratorio teatrale dal titolo “Miele amaro – Cambosu in scena 2024”: un’esperienza aperta in primis ai cittadini orotellesi e che consentirà ai partecipanti di avvicinarsi, con lo strumento del teatro, alla poetica e all’universo letterario di Salvatore Cambosu. Al termine del ciclo di lezioni, aperte a un massimo di dodici allievi a partire dai 18 anni di età, è prevista una restituzione al pubblico sottoforma di reading teatrale che coinvolgerà anche i musicisti della Scuola Civica di Orotelli.
Un programma articolato che include, inoltre, un omaggio permanente al paese e alla comunità di Salvatore Cambosu: oltre agli eventi che coinvolgeranno pubblico e cittadini, la Fondazione ha coinvolto l’artista Pina Monne, che per l’occasione, ispirandosi a Mele amaro, realizzerà un murale celebrativo dell’autore e una serie di maioliche sulle quali saranno riportate delle frasi dell’autore tratte da “Miele amaro”. Una volta terminate, le maioliche saranno affisse ai muri delle case del paese.
Il programma “I 70 anni di Miele amaro” è organizzato dalla Fondazione Salvatore Cambosu in collaborazione con il comune di Orotelli grazie al finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna. Un evento che la Regione ha voluto sostenere proprio per il valore non solo del volume celebrato, ma dell’opera omnia del giornalista e scrittore orotellese, come spiega il consigliere regionale Sebastian Cocco: “Sull’opera “Miele amaro” è stato scritto che chi tocca quel libro, tocca la Sardegna. È la recensione che maggiormente coglie la grandezza di Salvatore Cambosu, uno scrittore ingiustamente relegato ai margini degli autori sardi e che, invece, andrebbe valorizzato per comprendere le radici della nostra cultura “.
Anche in questa occasione, il sindaco di Orotelli, Tonino Bosu esprime vicinanza alle iniziative della Fondazione Cambosu: “Come amministrazione abbiamo subito accolto con favore la proposta della Fondazione di celebrare quest’anniversario dell’ opera forse più importante del nostro illustre concittadino. Pensiamo che la sua lettura possa essere di stimolo per avvicinare in particolare le nuove generazioni alla conoscenza di quelle che, in fondo, sono le nostre radici“.