Sassari. Il 15 novembre si è insediato il nuovo consiglio direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Sassari, a seguito delle elezioni del 10 e 11 novembre.
È stata confermata, con 272 voti, la lista Progetto Infermieristico, già guidata da Gianluca Chelo, e per questa tornata elettorale unica proposta presentata, mentre nel 2020 le liste erano tre.
Una conferma che arriva dopo quattro anni di lavoro focalizzati su vicinanza costante alla professione, ai cittadini e al territorio, formazione di qualità, tutela legale e un nuovo modello di rappresentanza professionale.
“La lista Progetto Infermieristico è stata eletta per la prima volta nel 2020, in un momento di dubbi, paure e difficoltà – spiega il Presidente Gianluca Chelo –. Il nostro obiettivo era creare un ordine realmente presente e nel corso di questi anni il focus è rimasto sempre lo stesso: ascoltare e tenere costantemente lo sguardo vigile su tutto quanto avesse ricadute dirette o collaterali alla nostra professione. Con orgoglio, possiamo affermare di aver creato un’identità ben riconoscibile ed apprezzata a livello regionale e nazionale”.
L’inizio del mandato è stato infatti caratterizzato dalla gestione dell’Ordine in un periodo di emergenza sanitaria e della relativa comunicazione, dove è stato fondamentale garantire una presenza costante ed istituzionale. Nel corso degli anni, OPI Sassari ha implementato la sua offerta formativa per venire incontro alle esigenze di una professione in continua crescita che richiede conoscenze trasversali e specifiche. La composizione del consiglio direttivo è lo specchio dell’evoluzione multidisciplinare, radicata nel territorio e con maggiori competenze. Tra le iniziative più apprezzate di questi quattro anni vi è la tutela legale che ha garantito interventi rapidi anche rispetto alla gestione di aggressioni verbali sui social network ai danni dei colleghi.
“I prossimi quattro anni saranno all’insegna della continuità e del rafforzamento di quanto fatto sino a ora – conclude Chelo – e vedranno eventi formativi sempre più specifici, ancora maggior tutela della professione e del singolo professionista e un più ampio radicamento territoriale”.