Sassari. “Hina di Avalon. Il risveglio della Regina” (editrice La Città degli Dei, Cagliari) è il primo libro dell’insegnante sassarese Laura Abozzi: un romanzo fantasy a sfondo antropologico che nasce anche grazie a una ricerca sul femminile sacro, sul culto della Dea Madre nell’antica Europa e sullo studio degli archetipi nella fiaba.
Il libro è il primo della saga che Laura Abozzi ha progettato di dedicare a Hina. Una fiaba alchemica che ha come protagonista Hina Pendragon del Regno di Avalon. La principessa affronterà “il viaggio dell’eroina” in cui sarà sottoposta a riti iniziatici legati al culto della Dea Madre. Ogni luogo e ogni personaggio della storia rappresentano archetipi della psiche, in modo che il lettore possa immedesimarsi nel processo di individuazione di Hina attraverso un linguaggio ricco di antichi simboli.
È un romanzo incentrato sul risveglio dell’Anima, sull’integrazione dell’Ombra e sul recupero degli archetipi del divino femminile, oscurati per millenni dal patriarcato. È un invito alla ricerca del proprio Graal nei labirinti dell’inconscio, alla riconnessione con la ciclicità della Natura e alla riscoperta del proprio Sé divino. Un viaggio di rinascita dalla caverna, utero della Grande Madre, come esseri nuovi, integri e consapevoli.
Laura Abozzi spiega che è stata fondamentale soprattutto la ricerca sul campo come “osservatrice partecipante” presso il Tempio della Dea di Sardegna (oggi Tempio di Atlantide) fondato da Sonia Desiderio, un’associazione che si occupa dello studio, della ricostruzione e valorizzazione della storia, della tradizione e della ritualità sarde, dei nuovi e antichi culti della Grande Dea del Mediterraneo nell’isola.
“Lo scopo della ricerca – aggiunge l’autrice – è quello di dare risalto al ruolo importante che la donna ricopriva nelle società dell’antica Europa, quando era Regina, sacerdotessa, sciamana e Dea in quanto ‘creatrice di vita’ come Madre Terra. La donna ha perso la sua sovranità quando è stata ‘spodestata’ dal fare sacro e sottomessa all’uomo all’interno della società e della cultura: gli Indoeuropei hanno importato il patriarcato, che sposa la guerra, la violenza, l’esercizio coercitivo del potere, e instaurato una società gerarchizzata in cui la donna è considerata un essere inferiore, proprietà del padre e del marito e ancora oggi vediamo le conseguenze di questa radicale trasformazione culturale negli atti di violenza contro le donne, nei femminicidi, nella disparità di genere”.
Laura Abozzi è nata a Sassari nel 1982 e vive a Porto Torres. Ha conseguito la laurea in Antropologia culturale ed Etnologia e un master in Arteterapia plastico-pittorica con Artedo Sardegna; ha lavorato per undici anni all’Asinara (dal 2006 al 2017): prima nella gestione di strutture ricettive con la cooperativa sognAsinara e poi come educatrice ambientale e guida turistica del Parco con la cooperativa Sealand Asinara. Dal 2018 insegna come docente di ruolo nella Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” dell’Istituto Comprensivo di Monte Rosello Alto a Sassari. Nel tempo libero si occupa anche di corsi di crescita personale come formatrice del metodo “Evolution Mandala”, coltiva l’arte grazie alla pittura e al disegno.