Il food blogger Michele Porcheddu

Borutta. La Bastida ha preso il via ieri pomeriggio con l’inaugurazione di una nuova mostra dedicata alle torture medievali. Un ampliamento della ricerca storica ha portato a Borutta nuovi strumenti e reperti del periodo rievocato con la Bastida. Dalle 15 il museo ha aperto le porte a scolaresche e i tanti visitatori che hanno scelto di vivere la rievocazione medievale nei tre giorni.

L’Aula Capitolare del Monastero, gremita di curiosi ha assistito dalle 16 alla presentazione del volume “Le delizie di Michele” scritto dal giovane Food Blogger Michele Porcheddu che racconta il suo approccio all’arte culinaria e l’unione tra la storia della gastronomia e le scienze della nutrizione. Nei tre giorni di Bastida Michele guiderà i visitatori nella Corte dei Gusti Sardi che avrà come protagonisti: lo yogurt e il torrone tradizionale, i ciccioneddi e i culurgiones, pietanze simbolo della cultura gastronomica dell’isola. Non mancheranno anche le creme prodotte dalla frutta secca, veri e propri gioielli del sapore locale.

Michele Porcheddu proporrà ai partecipanti un’esperienza coinvolgente, ricca di aneddoti e curiosità che si potranno scoprire anche volume “Le delizie di Michele”.

Questa mattina alle 9:30 l’accampamento medievale aprirà le porte per la tredicesima volta. Oltre 100 gli eventi che coloreranno questa edizione. Nuove attività per la prima volta vengono ospitate dalle manifestazione come la suggestiva “Musica delle Piante” di Giovanni Antonio Sanna che trasformerà l’energia delle piante in note musicali che accompagneranno le Danzatrici Sacre del gruppo Kerkos che si cimenteranno in antiche danze in cerchio, risalenti a antichi rituali sacri.

Grande attesa nell’edizione 2024 per la Festa della Forania di Sorres che riproporrà l’antica “Festa de su Brou”. La festa risale alla liturgia antichissima durante la quale si portava in processione il Santissimo Sacramento. Attori principali erano le personalità religiose delle Ville di Borutta cui si affiancavano le Croci delle Città vicine. La processione, accompagnata dai fedeli e preceduta da cavalieri, giungeva a Sorres dove il parroco di Borutta celebrava la messa. Al termine della funzione si tornava in paese: il brodo e le carni una vitella veniva offerte a tutti i convenuti, da qui “sa festa de su brou”.

Nulla lasciato al caso, ma tutto studiato e documentato per garantire una rievocazione minuziosa e di pregio che oggi è diventata molto di più di un evento. La Bastida è socialità, incontro, storia, conquista, spettacolo, musica, forza, poesia e battaglia. La Bastida di Sorres è cultura. Tutto sarà suggestivo, irreale e travolgente.

La Bastida di Sorres che anche quest’anno è stata inserita nei grandi eventi regionali e nel cartellone di manifestazioni Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari.