Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu, in merito alle recenti polemiche sollevate dall’ex assessore al Turismo del comune di Alghero circa la nuova programmazione degli eventi del Cap d’Any 2024-2025.
Dispiace leggere il comunicato dell’ex Assessore al Turismo Cocco inerente l’organizzazione del prossimo capodanno visto che, e da chi condivide con me una preparazione in “Economia e Gestione Aziendale”, mi sarei aspettato un’analisi più attenta: Non possiamo infatti rischiare di compromettere l’equilibrio finanziario della Fondazione e per questo siamo pronti a cambiare rotta. Per noi l’evento del Capodanno è senza dubbio di grande rilevanza, ma non possiamo permetterci di far lievitare il debito, rischiando di mettere in difficoltà il bilancio dell’anno successivo. Un esempio concreto: lo scorso Capodanno ha comportato un esborso di un milione e mezzo di euro con un impatto diretto sulle risorse destinate al bilancio 2024 di cinquecentomila euro. Questo è un rischio che non possiamo più permetterci.
Lungi da me giudicare la gestione della Fondazione negli anni, mi sorprende però che l’ex assessore al Turismo della precedente amministrazione, così preoccupato del tessuto economico locale, non si sia chiesto come sia possibile che fino ad aprile, e cioè fino a quando la Fondazione comincerà ad incassare grazie alla Grotta di Nettuno, non si possa fare una minima programmazione, se non a stagione iniziata, e per via della mancanza di flussi di cassa, per campagne di marketing che aiutino a destagionalizzare vista la mancanza di risorse già impegnate per la notte del capodanno precedente.
E mi dispiace anche che l’ex assessore non abbia piena consapevolezza delle potenzialità della Fondazione, che sono stabilite dallo statuto, ma che purtroppo non sono ancora state sfruttate appieno: infatti non si è investito sufficientemente nel rafforzamento della pianta organica, che risulta ancora carente, soprattutto nelle figure chiave come quella dedicata alla comunicazione e al marketing. Le risorse disponibili sono infatti state destinate principalmente all’investimento per una notte, la notte di capodanno, che per alcuni, ed ancor più grave, per chi ha amministrato, sembra avere la priorità sui restanti 364 giorni dell’anno con conseguente mancanza di adeguata valorizzazione di altre aree cruciali.
Questo è il motivo per cui dispiace davvero che, nel suo comunicato, l’ex assessore, e con una leggerezza inaudita, pensi di poter risollevare l’economia di una città elencando una serie di cantanti per poi addirittura giudicarli seguendo il suo gusto personale. Ed allora, e per chiudere, vorrei tranquillizzare l’ex assessore al Turismo Cocco perché magari non avrò la fortuna che ha avuto lui, spendendo il suo e mio budget, di salire sul palco ad abbracciare una rockstar come Ligabue, ma, ed a prescindere, lo farò comunque a testa alta consapevole di aver fatto il meglio possibile per la tenuta finanziaria della Fondazione, e soprattutto, per il tessuto economico della mia città.
Al momento, e per quanto onorati dal vedere la nostra città accostata ad artisti internazionali, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alghero non ha deliberato né preso alcuna decisione ufficiale in merito alla realizzazione, gestione o dettagli dell’evento di Capodanno. Tutte le informazioni attualmente diffuse a mezzo stampa o riportate da altre fonti non sono supportate da alcuna conferma ufficiale. La Fondazione Alghero si riserva di informare in modo tempestivo e trasparente la cittadinanza e i media su tutte le decisioni che saranno eventualmente prese in merito all’organizzazione delle festività e del programma di Capodanno.