Riceviamo e riportiamo la nota stampa inviata dalla presidente del Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, Maria Grazia Demontis, che esprime sconcerto rispetto alle accuse rivolte a cittadini e comitati attivi nella critica alle recenti decisioni politiche.
Di seguito il testo della dichiarazione:
“Troviamo sconcertante, se non paradossale, il clamore di una classe politica che si presenta come vittima di cittadini liberi e pensanti, i quali stanno semplicemente rivendicando il diritto sacrosanto di esercitare la critica nei confronti dell’operato politico. Oppure, dobbiamo forse chiederci se ci troviamo ormai in un sistema non più democratico, ma totalitario, in cui ogni forma di critica e ogni espressione di libertà di pensiero rispetto all’azione di chi dovrebbe governare il Paese sono inammissibili.
Ci stanno dicendo che non abbiamo più diritto nemmeno di manifestare il nostro pensiero o di criticare un’azione politica che, ignorando la volontà di 211.000 persone, prosegue senza rispetto per la democrazia diretta. Un’azione che porta avanti un DDL espressione della cieca obbedienza a un disegno ‘dittatoriale’ che prevede per la Sardegna e il Sud Italia una devastazione senza precedenti.
Forse non viviamo più in un sistema democratico, dove persino il diritto di criticare l’operato politico e di ricordare volti e partiti rischia di essere messo in discussione. È nostro diritto, però, poter richiamare alla memoria, senza intenti intimidatori, i volti e i nomi di coloro che hanno detto ‘no’ alla legge d’iniziativa popolare, tradendo così la volontà del popolo. È un diritto che intendiamo esercitare per consentire ai futuri elettori di ricordare chi ha voltato le spalle alla volontà popolare. Per noi è essenziale che i nomi dei partiti e dei responsabili di questo tradimento siano ben chiari in vista delle prossime elezioni.”