Un pacchetto turistico studiato per gli agriturismi in un percorso di scoperta della Premio Nobel Grazia Deledda e delle tradizioni agropastorali sarde. In posti e periodi che sono fuori dai circuiti tradizionalmente turistici, e caratterizzati da forte spopolamento. È stato presentato a Nuoro, al Museo Etnografico, dove si è tenuto il convegno “La promozione del comparto enogastronomico attraverso i suoi legami con la letteratura”. Evento in calendario nella terza edizione di In agriturismo con Grazia (prossimi appuntamenti a Osidda, Sadali e Lollove a novembre e dicembre), grazie a una iniziativa finanziata con la legge regionale 7, sotto il coordinamento di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Coldiretti Donne e Terranostra.
Numerosi gli interventi tecnici e istituzionali incentrati tutti sull’importanza della valorizzazione del cibo, sull’importanza della multifunzionalità. “Un convegno che ci ha regalato molti spunti riflessione e nuovi input per la valorizzazione della rete agrituristica, spunti da cui partire nella programmazione di attività – ha commentato il direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra Alessandro Serra – a partire dalla collaborazione con enti territoriali come l’Isre che ci ha ospitato, con il quale poter sviluppare un percorso assieme con la realizzazione di laboratori per le scuole ad esempio”. Il pacchetto turistico è stato studiato dopo le positive e partecipate esperienze delle precedenti due edizioni di In agriturismo con Grazia. “È destinato a piccoli gruppi che ricercano una vacanza esclusiva, lenta, che favorisce il contatto con la natura e le esperienze” ha spiegato Maily Serra di Antes, che lo ha presentato. Si lavora quindi al perfezionamento della esperienza, studiando laboratori ed esperienze ad hoc, diversi per ogni struttura agrituristica coinvolta come spiegato da Simone Ciferni, presidente di Terranostra Sardegna, Franca Cabras, presidente di Terranostra Nuoro e Marianna Fancello presidente di Coldiretti Donne Nuoro. Come negli altri appuntamenti non poteva mancare l’appuntamento con le tradizioni gastronomiche ben descritte nei romanzi di Grazia Deledda. È stato infatti preparato s’irvuzzu, l’antica zuppa di erbe selvatiche simbolo della grande biodiversità della Sardegna. A sviscerare ancora una volta testi e contesti deleddiani ci ha pensato la scrittrice Franca Carboni. “Con Gianluca Medas – ha spiegato -abbiamo pensato di raccontare in tutti questi appuntamenti il mondo emozionale di Grazia, fornendo una interpretazione singolare e nuova alla sua scrittura: quella della introspezione psicologica dei suoi personaggi”. Analisi dei personaggi quindi, ma anche analisi dei contesti descritti nei romanzi, molti dei quali erano vere e proprie aziende multifunzionali, dove ogni prodotto e ogni sottoprodotto, così come ogni figura aziendale, riusciva a soddisfare più esigenze. Tra gli interventi anche quelli del direttore e presidente di Coldiretti Sardegna Luca Saba e Battista Cualbu, del presidente Isre Stefano Lavra, delle rappresentanti dell’assessorato regionale al Turismo Carla Medau, capo di gabinetto e Sara Olla, di Giovanni Pirisi e Antonio Serafino Donneddu, il primo commissario del Comune di Nuoro e il secondo sindaco di Osidda, della Prefetta di Nuoro Alessandra Nigro: “per una non sarda è scoprire una Sardegna che non è solo mare, ma che è molto di più” ha detto. Erano inoltre presenti il questore Alfonso Polverino e Saverio Aucello, capo ufficio del Comando del Provinciale dei Carabinieri di Nuoro, l’artista Maria Luisa Congiu. I prossimi appuntamenti previsti a breve nei tre piccoli centri di Osidda (21 novembre), Sadali (26 novembre) e Lollove (6 dicembre) saranno l’occasione per attuare e affinare ancora una formula turistica che può rappresentare un esempio per molte zone della Sardegna centrale.