Oggi è il momento della 26ma edizione del World Pasta Day, evento di rilevanza internazionale che riveste un significato particolarmente importante per l’Italia, riconosciuta a livello mondiale come patria della pasta, nonché primo produttore, consumatore ed esportatore globale di questo alimento simbolo della tradizione culinaria del Paese.

Il convegno, organizzato dal Porto Conte Ricerche, offre una panoramica completa sulle prospettive di mercato, le ultime innovazioni tecnologiche nella produzione, i benefici per la salute e il benessere psicologico legati al consumo di pasta. Un confronto tra esperti di economia, tecnologia alimentare, nutrizione e neuroscienze, che permetterà di esplorare il futuro di un alimento che, pur affondando le radici nella tradizione, è in continua evoluzione.

Porto Conte Ricerche ha da sempre condotto studi e ricerche nel settore pasta. Fin dai primi anni della sua attività si è occupata del miglioramento della shelf life della pasta fresca, attraverso lo studio dei prodotti e dei processi, a seguito delle richieste dei pastifici locali. In seguito, sempre con l’obiettivo di migliorare la shelf life del prodotto, ha messo a punto una pasta fresca ottenuta miscelando semole sottoposte ad un processo di fermentazione. La ricerca è stata estesa anche all’impiego di semole integrali fermentate e germe di grano fermentato, che hanno consentito di ottenere prodotti, paste fresche, con elevate proprietà nutrizionali. L’attività di ricerca è stata sviluppata anche sulle materie prime utilizzate per fare la pasta e sul ripieno impiegato per culurgionese e ravioli. Attraverso due diversi progetti è stato possibile valutare la qualità della pasta ottenuta con semole locali, ottenute da grano coltivato in Sardegna, e mettere a punto un ripieno a lunga conservazione per culurgiones e ravioli.

“Il convegno rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire i temi legati al settore della pasta, un comparto strategico per l’economia e la cultura isolana in particolare e italiana più in generale, ma anche un simbolo di innovazione e benessere per i consumatori di tutto il mondo”, ha detto l’amministratore unico del Porto Conte Ricerche, Gavino Sini.

Ad aprire il convegno è stato Pasquale Catzeddu, che ha approfondito le azioni relative ai progetti di ricerca e sviluppo tecnologico nel settore della pasta condotti da Porto Conte Ricerche. Per un sistema che veda la ricerca sempre più vicino alle imprese e alle esigenze di un mercato in continuo mutamento. E sotto questo aspetto Porto Conte ha un ruolo di assoluta rilevanza nel panorama non solo locale.

A seguire, sono intervenuti alcuni esperti del settore:

Pietro Pulina, docente di Economia e Marketing Agro-industriale presso l’Università degli Studi di Sassari, Alessio Marchesani, tecnologo alimentare presso FAVA S.p.A., azienda leader nella produzione di impianti per la pasta, Alessandra Marti, docente di Tecnologia e Qualità degli Alimenti all’Università degli Studi di Milano, Daniela Martini, docente di Nutrizione delle Collettività all’Università degli Studi di Milano e Fiamma Rivetti, ricercatrice presso il Behavior and BrainLab IULM, Centro di Ricerca di Neuromarketing dell’Università IULM di Milano.