LIFE Safe for Vultures celebra i cinquant’anni dedicati dalla Sardegna alla sopravvivenza e al benessere del grifone nell’isola. Lo fa con un’iniziativa pubblica promossa dal partenariato, che nell’occasione farà il punto sui risultati raggiunti e presenterà in anteprima le immagini dell’ultimo rilascio, avvenuto a Villasalto il 9 ottobre.
Il primo sforzo di conservazione per la salvaguardia del grifone in Sardegna a opera del Wwf risale al 1974: il progetto Rapaci della Sardegna puntava a monitorare la popolazione, creare nuove aree protette, sensibilizzare l’opinione pubblica e attivare stazioni di alimentazione supplementare a Bosa, Alghero e Oliena. Poi Lipu, Legambiente e altre associazioni ambientaliste si sono succedute nella promozione di azioni di conservazione e divulgazione dedicate al grifone. Ora, a cinquant’anni di distanza, grazie ai due progetti finanziati dal programma LIFE per l’ambiente e per il clima, la popolazione di grifone in Sardegna cresce ed espande il suo areale di distribuzione anche in zone in cui storicamente ha svolto un prezioso ruolo eco-sistemico, finendo però per estinguersi nel secondo dopoguerra.
I partner del progetto LIFE Safe for Vultures – ossia il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari, che è il capofila, l’Agenzia Forestas, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, E-Distribuzione e Vulture Conservation Foundation – hanno organizzato una tavola rotonda per domani, sabato 26 ottobre alle 15.30 nel Parco naturale regionale di Molentargius, a Cagliari. Dopo i saluti istituzionali, sarà presentato il sintetico video-reportage realizzato dai documentaristi Susan e Olav Koenig, dedicato a tutte le fasi preparatorie e allo straordinario involo dei 22 grifoni nell’arco di pochi minuti. Introdurrà i lavori Fiammetta Berlinguer, docente dell’Università di Sassari e responsabile scientifica del progetto.
Seguirà la tavola rotonda moderata dall’ornitologo e studioso Mauro Aresu. Parteciperanno il fotografo naturalista Domenico Ruiu con Enea Beccu, già dipendente dell’allora Azienda Foreste Demaniali e del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Regione Sardegna, Francesco Guillot, presidente di Lipu Sardegna, Alfonso Campus e Federico Nurchis dell’associazione L’altra Bosa, Giovanni Sechi dell’Agenzia Forestas e Giovanni Paulis del Wwf Italia. Chiuderà i lavori José Tavares, direttore della Vulture Conservation Foundation.