Castelsardo. L’Associazione CRAMA del Parco Nazionale dell’Asinara nei giorni scorsi ha gestito, a seguito di alcune segnalazioni, la liberazione di piccoli di tartaruga Caretta caretta nella spiaggia di “Le Celestine” a Lu Bagnu. Gli interventi si sono succeduti in diversi giorni con avvistamenti e ritrovamenti di alcuni individui che hanno potuto naturalmente acquistare la libertà, solo due esemplari, che si trovavano ad una distanza importante dalla battigia e che avrebbero avuto difficoltà notevoli ad entrare in mare, a causa delle condizioni meteomarine avverse, ha richiesto un intervento attivo da parte dello staff. In coordinamento con il Parco Nazionale dell’Asinara, la Rete Regionale della Fauna Marina in difficoltà ed i referenti scientifici del CReS, si è deciso di traslocare i due piccoli la sera stessa ma in un’area più idonea. Questo per garantire un ingresso in acqua più naturale possibile, per la temperatura favorevole, la minor presenza di predatori e la condizione di buio. Intorno alle ore 20:05 i due esemplari, sono stati rilasciati nella spiaggia di Platamona, dove, grazie alle buone condizioni meteomarine, le piccole tartarughe hanno potuto raggiungere il mare in autonomia.
Questo evento ha permesso di ipotizzare la presenza di un nido di Caretta caretta nelle zone limitrofe alla spiaggia di Le Celestine, le uova sarebbero state deposte nella stagione estiva appena passata, probabilmente alla fine del mese di agosto. Trattandosi di un sito di nidificazione non segnalato e di conseguenza non messo in sicurezza e monitorato come da Protocollo Regionale dei Centri di Recupero e soccorso della fauna marina in difficoltà l’azione è stata rivolta solo al monitoraggio degli hatchlings ritrovati sulla spiaggia. Inoltre, non avendo avuto la possibilità di individuare il punto esatto del nido, non è stato possibile procedere all’apertura della camera al fine di raccogliere dati importanti, soprattutto perché riferiti ad una nidificazione tardiva.
La specie Caretta caretta può deporre più nidi nella stagione riproduttiva che va da giugno a settembre ed è in tale periodo che possono essere osservate le caratteristiche tracce nella sabbia relative alla risalita e al ritorno in mare delle femmine subito dopo la deposizione delle uova o dei piccoli subito dopo la schiusa.
Si ricorda quanto sia importante la segnalazione rivolta agli Enti competenti (CFVA 1515 e GUARDIA COSTIERA 1530) in caso sia di nidificazione sia di schiusa di questi animali per poter mettere in atto tutte le misure di protezione e vigilanza in maniera tempestiva e ridurre i rischi di fallimento. Inoltre, è importante la messa in atto delle regole di comportamento da adottare in presenza di una tartaruga in deposizione, quali evitare di fare rumore, non avvicinarsi e non utilizzare fonti luminose.