Sassari. Continuità aerea tra aeroporto di Alghero Fertilia e Milano Linate. Simulazione fatta per il 4 novembre.

Risultato: non abbiamo capito niente, gli orari della continuità aerea non sono per i residenti, sono per i “continentali”: volete venire in Sardegna, ad Alghero, e farvi una giornata piena di sole? Perfetto, partenza alle 7 da Linate e arrivo ad Alghero alle 8:10. Ma fate in fretta a scendere perchè alle 8:55 dobbiamo caricare i  sardi (e categorie assimilate).

Ora, avete fatto la giornata intera di mare, benissimo, potete partire alle  21:10 e arrivate a Linate alle 22:20.

Ecco la soluzione semplice: invertiamo le tratte mantenendo gli stessi orari fra Linate/Alghero e tutto torna come prima.

Ma se è vero come è vero che il nuovo orario del primo collegamento mattutino per Linate, decollo alle 08:55 dal Riviera del Corallo e arrivo alle 10.05 nello scalo milanese, non piace ai sindaci della (attuale) Area meropolitana di Sassari, in prima linea (finalmente) quello di Sassari, non vorremmo però che l’attenzione si focalizzasse solo su quello.

Abbiamo fatto una simulazione sul sito ITA per il giorno 4/11 e abbiamo scoperto che il rientro diretto (non teniamo conto delle alternative apparse che proponevano la tratta con scali e durata dalla 5 alle 6 ore) da Milano Linate è fissato per le ore 18:35 e arrivo alle 19:45: una cosa inconcepibile.

In pratica, è stata tolta la possibilità di risolvere in giornata  le pratiche milanesi a tutto il Nord Ovest della Sardegna, ai sassaresi in primo luogo.

Occorre riportare da subito il primo volo al consueto orario delle sette e ripristinare il volo ultimo di rientro alle 21.

Occorre, in altri termini, dare una programmazione voli adeguata a un territorio che conta – come area metropolitana al netto della Gallura –  330 mila abitanti: non è possibile che il Costa Smeralda, in regime di continuità, ne abbia  quattro (con Aeroitalia, il primo alle 7) con una popolazione  residente nella neo provincia di poco più di 130mila e con una stagionalizzazione del traffico da tempo storicizzata.

ITA sostiene che il programma voli sia stato concordato con la Regione: non ha importanza, è stato un errore macroscopico e occorre porvi rimedio.

Lo spostamento di orario non è poi  solo una mera questione temporale: la perdita di una finestra di accesso, slot, alle 8/9 del  mattino in un aeroporto come Linate, è un fatto di enorme rilevanza economica. Una perdita, per esempio,  che può non essere risanata se quello spazio viene dato ad un altro vettore. Sono gli orari di maggior valore  a Linate proprio per la possibilità che da ai viaggiatori di chiudere in giornata i propri affari quali essi siano.

Occorre perciò tornare alla vecchia programmazione: ma non solo oraria.

Occorre ripristinare il terzo volo, possibilmente nel pomeriggio, perchè la popolazione lo richiede.  E, parlando di continuità , se la popolazione è maggiore nell’orbita dell’aeroporto di Alghero lì deve essere la maggiore offerta.  In caso contrario non possiamo parlare di  continuità per i sardi, ma di mero sistema che stabilisce i voli proporzionalmente ai passeggeri/scalo su base annuale: non valutando la proporzione tra residenti e non residenti viaggianti e oltretutto con orari comodi per chi arriva e non per i presunti beneficiari della continuità.

Occorre ora una spinta forte delle forze politiche locali per far sì che la c.d. continuità sia nell’interesse dei sardi e diventi un volano di sviluppo reale, non un mero mantenimento dello status quo dei traffici aeroportuali.

Non possiamo non concordare con il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, quando dice che:”L’aeroporto di Alghero è l’aeroporto del Nord Ovest Sardegna e serve quasi un terzo dei sardi, da Bosa alla bassa valle del Coghinas passando per un’ampia fetta dell’entroterra. Occorre salvaguardare non solo il diritto alla mobilità di chi viaggia per motivi di salute, di lavoro, di studio o per le ragioni più disparate, ma anche le aspettative di interi comparti economici e produttivi rischiano di essere mortificate se non si ovvia a quella che vogliamo considerare solo una soluzione temporanea».

Ora i fatti.