Sardegna. “In sei mesi abbiamo messo a correre oltre 150 milioni di euro. Fondi destinati all’avvio di diverse misure volte a migliorare i livelli occupazionali e la qualità di vita dei sardi. Al mio insediamento, con grande rammarico, ho appreso che nelle casse dell’Assessorato giacevano circa 100 milioni di euro non spesi. Noi abbiamo scelto di lavorare per far sì che ogni euro di cui disponiamo venga destinato ai cittadini sardi. Abbiamo studiato misure sperimentali dettate dal buon senso e siamo certi che i frutti arriveranno”. Così l’assessore del Lavoro, Desirè Manca, presenta i risultati del lavoro svolto da inizio legislatura ad oggi ed entra nel dettaglio dei provvedimenti adottati.
“Abbiamo destinato 40 milioni di euro ai Bonus assunzionali, una misura volta ad aiutare i disoccupati, in particolare gli over 50 e i lavoratori con redditi bassi, attraverso la quale si offrono incentivi per l’assunzione a tempo indeterminato e corsi di formazione continua, creando così opportunità reali per chi ne ha più bisogno. Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato – evidenzia l’assessore – l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. Entro la prima settimana di ottobre verrà pubblicato l’Avviso”.
“Altri 40 milioni di euro riguardano “Filo Sardegna”, una misura innovativa chiamata così non a caso. Abbiamo pensato ad un filo conduttore tra l’impresa e l’ente formativo per riuscire così a colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro nelle filiere strategiche dell’economia regionale, come agrifood, turismo e cantieristica e tante altre, che intende rispondere all’esigenza delle imprese di reperire risorse adeguatamente formate per ampliare ed innovare la propria capacità produttiva e allo stesso tempo dare la possibilità ai disoccupati o ai soggetti espulsi dal mercato del lavoro di avere un futuro lavorativo e una vita dignitosi. Pubblicheremo l’Avviso entro il mese di dicembre 2024 e sarà preceduto da un’intensa attività di animazione territoriale”, ha detto l’assessore.
“Ancora: con uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro, somma alla quale contiamo in poco tempo di aggiungere altri 6 milioni di euro, puntiamo a un rinnovato approccio alla disabilità che non si limiti a ribadire il principio dell’inclusività, ma che, a partire da questo, sostenga e sviluppi i concetti di equità e accessibilità, offrendo incentivi all’assunzione delle persone disabili in aggiunta a quelli previsti dalla norma nazionale. La volontà politica – prosegue – è quella di portare avanti un cambiamento culturale sul tema dell’inclusione per tentare di abbattere tutte le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche quelle spesso dettate dal pregiudizio. Sono previsti contributi regionali per l’attivazione di tirocini finalizzati all’assunzione; incentivi per “accomodamenti ragionevoli” (adeguamento posto di lavoro alla persona con disabilità); contributi per la formazione del personale interno dell’azienda (anche coinvolgendo associazioni specializzate su disabilità); contributi per l’attivazione di tutor aziendale (interno o esterno identificato dal Nucleo Inserimento Mirato dei CPI), Disability Manager, Consulente alla Pari (persona con disabilità che ha già effettuato percorso di inserimento lavorativo)”.
“Infine, con l’obiettivo di dare un rinnovato impulso alle politiche attive a sostegno dell’incremento occupazionale della filiera turistica, abbiamo presentato l’avviso SO.LA.RE Sardegna, al quale abbiamo destinato oltre 37 milioni di euro. Questa misura introduce alcune importanti novità dettate da una precisa volontà politica, quella di tendere una mano alle imprese sarde più fragili, a tutte quelle imprese che negli scorsi anni non sono riuscite ad ottenere un sostegno economico”.
“Ai disoccupati e le disoccupate della Sardegna abbiamo destinato una misura sperimentale, con uno stanziamento di 18 milioni di euro, per l’attivazione di cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati, OSS e infermieri, da attivarsi presso le Aziende del Servizio Sanitario regionale. Con il coinvolgimento dei sindacati stiamo definendo le modalità operative e intendiamo accorciare i tempi per dare un sostegno a chi non sta lavorando”.