Francesco Cherchi

di Pier Luigi Rubattu

Sassari. Guardava gli ostacoli con sospetto, non ne voleva proprio sapere. Secondo l’allenatrice li odiava. Ma erano il suo destino sportivo. Francesco Cherchi, 16 anni, un metro e 83  per 62 chili, è una delle promesse italiane della specialità. Danza tra le barriere come se si stesse destreggiando in uno dei  videogame preferiti: “Fifa, Fortnite, Call of Duty, sì, ci gioco per ore”. Nessuno gli rimprovera questa passione perché a scuola (Industriali) va bene e in campo ancora meglio.

Francesco, che gareggia per il Cus Sassari, ha corso due finali dei 100 hs ai campionati italiani cadetti (14 e 15 anni). Sfortunato in entrambi i casi: la prima volta, forse per la sorpresa di essere già tra i migliori in Italia, ha attaccato il primo ostacolo con la gamba sbagliata; la seconda volta, nel 2023, quando si presentava con la migliore prestazione nazionale, ha colpito una barriera, è caduto e si è fatto  male.

Il 2024,  prima stagione  nella categoria allievi (16 e 17 anni),  è stato dedicato alla ricostruzione fisica e all’esplorazione di altre possibilità agonistiche. “La ripresa dopo l’infortunio è stata difficile – spiega la sua allenatrice Elisabetta Pinna -. I primi ostacoli Francesco li ha saltati a gennaio e ha fatto subito il minimo per i campionati italiani indoor nei 60 ostacoli. Con il passaggio di categoria l’altezza delle barriere sale da 84 a 91 centimetri: quindi nella stagione all’aperto abbiamo lavorato soprattutto sulla sicurezza nel passaggio dell’ostacolo. Ha fatto un bel record personale di 14”34 sui 110 hs, abbiamo provato i 100 e i 200 piani con buoni risultati, abbiamo perfezionato l’uscita dai blocchi di partenza”.

L’incontro con Francesco è allo Stadio dei Pini, in un pomeriggio di esercitazioni tecniche, gli ostacoli piazzati a varie altezze e varie distanze. Nelle pause trova il tempo per confermare che “non ne volevo sapere degli ostacoli, anche se facevo atletica già da tanto tempo dopo aver provato per 5 anni il basket”. 

Alto, filiforme,  ha tempo per crescere ancora  e per mettere su muscoli, in vista di quando gareggerà con i più grandi e gli ostacoli saranno alti 1,06. “Quest’anno punto ad andare subito vicino agli 8” nei 60 hs indoor. Gli obiettivi stagionali sono le finali dei campionati italiani al coperto e all’aperto”.

Francesco Cherchi fa anche da “sparring partner” al grande amico Diego Nappi, il giovanissimo fenomeno sardo della velocità. Quest’estate lo ha raggiunto spesso a Porto Torres per aiutarlo a provare i cambi di staffetta in vista della partenza di Diego per i Mondiali under 20 in Perù. Si rivedranno in pista anche quest’inverno. Un esempio virtuoso di collaborazione –  non sempre scontata nel mondo dello sport – tra i coach Elisabetta Pinna e Marco Trapasso.

Pinna spinge l’ottimismo più in là: “Obiettivi del 2025: meno 8” sui 60 hs indoor e meno 14” sui 110 hs, il che vorrebbe dire due primati sardi. Finali ai campionati italiani. Una maglia azzurra di categoria. Costruire un po’ di forza, con calma: quest’anno è sufficiente che Francesco riesca a buttar giù gli ostacoli quando gli capiterà di toccarli, per non rischiare cadute. Faremo anche un paio di 400 hs,  giusto per provare”.

Il più grande orgoglio dell’allenatrice è di aver intravisto il talento dove molti avrebbero lasciato perdere: “Francesco ha iniziato con me a 12 anni, sembrava un po’ svogliato. Soprattutto non mostrava nessuna qualità particolare. Ma in una gara a Ploaghe, dopo un salto in lungo così così, gli ho imposto di correre anche  i 600 e lui li ha fatti senza protestare e senza fermarsi”. Il carattere c’era, insomma.

“L’ho fatto lavorare sugli ostacoli per migliorare la coordinazione – continua Elisabetta Pinna – e ho scoperto che erano la sua specialità. Ma lui all’inizio li odiava. Era gracile, alla prima gara ha preso un secondo e mezzo da Alpigiano, che era già molto forte. Bene, durante la stagione Francesco è riuscito a batterlo. Al secondo anno da cadetto ha fatto i record sardi dei 60 hs indoor e dei 100 hs. Poi l’infortunio ai campionati italiani che ha  pregiudicato il 2024”.

Gli ostacoli  per  Francesco Cherchi erano un incubo, ora sono un sogno accattivante. Alla partenza di un’imprecisata gara nel futuro, nelle corsie accanto, ci sono i suoi idoli: “Lorenzo Simonelli, campione europeo, e Grant Holloway, campione olimpico”.  Pensare in grande aiuta.

Tutti i risultati di Francesco Cherchi a questo link:

https://www.fidal.it/atleta/Francesco-Cherchi/iKyRkpunb2Y%3D