San Teodoro. Visibilità intercontinentale associata ad un movimento che leghi il territorio alla sensibilizzazione delle tematiche paralimpiche. La Sardegna continua a suscitare le attenzioni delle federazioni internazionali delle acque libere con proposte sempre più allettanti che trovano ispirazione nei luoghi incantati che l’isola del Tirreno custodisce. Non basterebbero, però, senza realtà locali lungimiranti nel concepire piani di fattibilità realistici impossibili da porre in essere se non ci fosse l’ausilio di tante altre indispensabili componenti. Ecco che il Progetto AlbatroSS, l’associazione paralimpica sassarese presieduta dallo psicologo dello Sport Manolo Cattari, per la seconda volta consecutiva è riuscita a richiamare a La Cinta di San Teodoro i nuotatori paralimpici più in voga del momento. E lo fa abbinando la Coppa del Mondo ad un’altra rassegna sportiva nazionale come i Campionati Italiani che ormai da undici edizioni hanno trovato nella Sardegna un ritrovo consolidato per far sentire a proprio agio tutti i partecipanti. Evento che ovviamente sarà disputato in concomitanza con la sfida iridata.
E di conseguenza sono arrivati puntuali apprezzamenti e aiuti da parte della World Para Swimming, il supremo organo internazionale che sovrasta il mondo delle acque libere paralimpiche, ma anche i sostegni morali e concreti da parte della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) che ha delegato alla sua costola regionale, diretta da Silvia Fioravanti (divenuta ormai una celebrità tra gli addetti ai lavori per le sue indiscusse abilità organizzative), il compito di coadiuvare l’AlbatroSS.
Per questa edizione si è deciso di alzare la posta perché dopo le gare di sabato 21 settembre 2024, l’indomani sono pronti ad immergersi i nuotatori della FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), alle prese con la fase finale di un circuito in cui la Sardegna ha contribuito organizzando la precedente tappa di Oristano.
Infine si accennava al mondo paralimpico da avvicinare al territorio in contesti differenti come il coinvolgimento di 250 alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di primo livello santeodoresi che in settimana si sono immedesimati nei ruoli degli atleti, simulando alcune pratiche sportive per vivere nella propria pelle l’effetto che fa saper gestire fisico e mente di una persona con disabilità. A coordinare i lavori ci ha pensato proprio lo staff diretto da Manolo Cattari che grazie al successo negli anni scorsi del Progetto Agitamus, promosso dal CIP Sardegna è riuscito a diffondere il verbo paralimpico in tante scuole dell’isola. L’esperienza scolastica ha ricevuto l’appoggio anche dall’Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo (A.N.S.Me.S.), in Sardegna coordinata da Paolo Poddighe.
E nel pomeriggio di venerdì 20 settembre 2024 il beach bar de La Cinta ospita, a partire dalle 17:00 il concerto dei Ladri di Carrozzelle, band ultratrentennale conosciutissima grazie alle assidue frequentazioni televisive; un altro modo per far vedere alla comunità come l’integrazione può essere perfetta nello sport, nella musica e in tanti altri contesti.
Tutte le informazioni sono state comunicate nel corso della conferenza stampa tenuta nell’aula consiliare del comune di San Teodoro (in basso tutti gli interventi).
QUALCHE DATO SULLE TRE MANIFESTAZIONI
Sabato 21 settembre atlete e atleti delle classi da S3 a S6 si avventureranno in un percorso lungo 1,5 km a forma rettangolare con inizio alle 9:00. Un’ora più tardi nell’identica forma geometrica spalmata però in tre chilometri, si daranno battaglia gli atleti di classe S7, S8, S9 e S10 ai quali si aggiungono pure gli S11, S12, S13, S14.
Saranno 32 gli atleti provenienti da 15 nazioni; come continenti manca solo l’Oceania: Canada, Ungheria, Egitto, Italia, Francia, Slovenia, Venezuela, Finlandia, Messico, Libia, Sri Lanka, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Stati Uniti.
Ecco l’elenco dei vincitori del 2023:
1500: S4-S6 M Xavier Torres (Spagna); S1-S6 F Nora Meister (Svizzera)
3000: S6-S7 M: Brun Jacobo Garrido (Spagna); S11-S14 M Alejandro Meneses Medero (Spagna); S7-S10 F Oliwia Jablonska (Polonia); S11-S14 F Pernilla Lindberg (Svezia)
Quest’anno confermano la loro presenza Meneses Medero, la medaglia d’argento statunitense Winnett Taylor (3000 F S14), Pernilla Lindberg, ma attenzione anche alla francese Elodie Lorandi (3000 F S10).
La Sardegna sarà rappresentata da Francesca Secci (3000 S9) della Sa.Spo Cagliari. L’atleta selargina ha vinto per ben sette volte il titolo italiano ma vanta anche due partecipazioni alle paralimpiadi di Pechino e Rio.
L’elenco degli altri atleti italiani presenti alla Coppa del mondo:
Giuseppe Cotticelli (1500 S6 Centro Sportivo Portici), Jacopo Parizzi (1500 S6 Corona Ferrea Nuoto), Caterina Meschini (1500 S6 Lazio Nuoto), Giulia Riva (1500 S5 Silvia Tremolada), Kevin Casali (3000 S14 Guardia di Finanza), Margherita Sorini (3000 S9 Triestina Nuoto).
Per il titolo italiano saranno in lizza 31 atleti appartenenti a 18 società.
La data del 22 settembre 2024 rimarrà certamente impressa in casa FISDIR perché decreterà l’epilogo stagionale del circuito nazionale in acque libere promozionale e agonistico. A La Cinta figureranno ai nastri di partenza 27 nuotatori provenienti da quattro regioni: Piemonte, Sicilia, Lombardia, Campania e ovviamente Sardegna.
La loro esperienza in giro per l’Italia era cominciata in Sicilia, seguita dalla tappa sarda di Oristano prima della decisiva sfida nel mare gallurese.
GLI INTERVENTI IN SALA CONSILIARE A SAN TEODORO
Rita Deretta (sindaca di San Teodoro): “Un ringraziamento va agli uffici comunali e all’assessora comunale al turismo Luciana Cossu che ha seguito scrupolosamente qualsiasi cosa fosse necessaria per la buona riuscita di una manifestazione richiedente un lavoro enorme. Ma l’intera giunta ha partecipato attivamente per fare in modo che la popolazione accogliesse l’appuntamento nel migliore dei modi. E la partecipazione di oltre duecento studenti santeodoresi all’approccio col paralimpismo curato dal Progetto AlbatroSS un giorno fa ne è l’esempio più calzante. Andare a parlare con le nuove generazioni di un tema così importante credo che faccia onore non solo a chi l’ha pensato ma anche a questo territorio che così si prepara ad un percorso futuro dove l’accessibilità dovrà essere un tema ancor più dibattuto; non è semplice ma è significativo riuscire a mettere a proprio agio chiunque nella realizzazione dei propri desideri. Auguro ad atleti e familiari al seguito grandi momenti di divertimento e di importanti risultati agonistici”
Craig Nicholson (responsabile del World Para Swimming di San Teodoro): “La location è ulteriormente migliorata rispetto allo scorso anno e di questo ringrazio la municipalità di San Teodoro, il comitato organizzatore e i volontari che si sono impegnati per fare ciò. E ovviamente ringrazio la FINP e il suo presidente per la grande promozione che viene fatta alle acque libere, di solito una branca del nuoto che passa in sordina. Sono soddisfatto del numero di partecipanti stranieri, superiore all’edizione dello scorso anno. Questa di San Teodoro è una buona opportunità per le acque libere perché accomuna la disabilità fisica con quella intellettiva”.
Roberto Valori (presidente FINP): “È per me e per il movimento che rappresento un onore ed un vanto ospitare per la seconda volta la Coppa del Mondo di nuoto paralimpico in acque libere. Il tutto avverrà nella meravigliosa cornice di San Teodoro contestualmente al Campionato Italiano Open water. Approfitto di questo momento per dire grazie a tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questo grande evento e a tutti gli atleti che ne prenderanno parte. Ringrazio, altresì, Craig Nicholson e Nicole Burns del World Para Swimming che ci hanno dato fiducia nella realizzazione di una manifestazione di questa pregiata caratura. Siamo ancora molto emozionati per le mirabilie di Parigi, probabilmente la più bella paralimpiade della storia. I numeri confortanti della Coppa del Mondo spero che possano dare l’input per una ulteriore crescita del movimento nazionale e mondiale di una disciplina che amo molto e in cui ci ho creduto da subito. In mare le distanze tra paralimpici e non vanno a scemare perché ci si sente tutti nuotatori e basta. Faccio i complimenti a Manolo Cattari e alla sua società perché sono riusciti ad accomunare l’evento natatorio con la sensibilizzazione al paralimpismo nelle scuole di San Teodoro. Speriamo che il tempo ci assista e che questa coppa rappresenti un tassello in più per la crescita del processo di civilizzazione sportiva nell’ambito del principio della non esclusione”.
Manolo Cattari (presidente AlbatroSS): “L’inserimento e l’accompagnamento di altri progetti connessi all’evento sportivo in sé è sempre stato un mio pallino e di Silvia Fioravanti; questo perché abbiamo ritenuto che l’intera cittadinanza potesse avere delle basi per viverlo al meglio. E attualmente San Teodoro è diventata capitale paralimpica del nuoto in acque libere e non solo. Con il progetto nelle scuole, ieri, i ragazzi hanno sperimentato nella propria pelle cosa significhi non vedere, avere una difficoltà di tipo intellettivo relazionale o motoria. E così sono stati preparati a ciò che accadrà nel mare della loro città. Ma abbiamo spiegato anche il plogging inclusivo, il nostro progetto europeo condiviso con una associazione croata e un’altra bulgara che prevede una gara tra chi raccoglie più rifiuti in un sito (correndo o a piedi). A San Teodoro ne proporremo uno spin -off, lo sweep swimming con la raccolta dei rifiuti in acqua: Parteciperanno i ragazzi dell’AlbatroSS e tutti coloro che vorranno aggregarsi perché includere chiunque è lo scopo fondamentale. Concludo concentrandomi su una frase che ho sentito nella cerimonia di chiusura delle paralimpiadi: Le migliori entità paralimpiche sono quelle che durano. Penso a San Teodoro che dando la disponibilità nell’organizzazione di un evento di questo tipo si mette in discussione effettuando un controllo generale rispetto a quanto sia accessibile nei confronti di persone che hanno dei bisogni particolari. E ciò che è stato costruito per la Coppa del Mondo resterà anche in futuro: ogni cosa fatta per rendere un servizio in funzione di una persona (e non il contrario) è un’eredità che rimane. Questo è un motivo per cui vale la pena continuare in progetti di questo tipo”.
Silvia Fioravanti (delegata FINP Sardegna): “In Sardegna abbiamo la fortuna di collaborare spesso tra federazioni diverse e in questo caso mettendo insieme FINP, FIN e FISDIR siamo riusciti ad organizzare tre eventi. Dietro due giorni di gare ci sono mesi e mesi di preparazione e un ringraziamento particolare va alla giunta di San Teodoro perché il lavoro fatto dietro le quinte non trapela ma è stato importante. Eppoi con il dialogo costruttivo si risolvono anche i problemi dell’ultimo minuto. Un ringraziamento va anche alla Regione Sardegna e all’assessorato al Turismo”.
Carmen Mura (delegata FISDIR Sardegna): “Ho delle sensazioni molto positive. L’aver organizzato nella nostra regione ben due eventi in acque libere sta a significare che aumenta il numero degli atleti attratti dal nuoto. Una spiegazione può essere ricondotta al fatto che abbiamo il mare più bello del mondo. Sono molto felice perché al circuito, oltre alla Sardegna partecipano altre quattro regioni d’Italia e ciò rende l’evento nazionale a tutti gli effetti. Inoltre lo scorso anno la Sardegna è stata la prima regione ad organizzare un campionato italiano di nuoto in acque libere FISDIR: visti i risultati e il livello molto alto degli atleti presenti, quest’anno la Federazione ha deciso di aggiungere la categoria degli agonisti e questo fa salire di livello l’evento mettendo in risalto la poliedricità dei nostri ragazzi che sanno esprimersi sia in vasca, sia in acque libere, con risultati eclatanti. Sono convintissima che la fase finale di San Teodoro sarà perfetta grazie alla professionalità di persona come Silvia Fioravanti, Danilo Russu e l’intero entourage dell’AlbatroSS, società che oltre ad eccellere nel nuoto, ha degli ottimi nuotatori anche in acque libere. Sono loro che hanno voluto associare il nostro evento al mondiale. Assisteremo ad una tappa entusiasmante che gli atleti ricorderanno perché La Cinta è una delle più belle spiagge della Sardegna e del mondo; e l’organizzazione perfettamente oliata per aver organizzato grandi eventi in passato”.