Allenare a vivere i sogni, non è impossibile. “Road of Dream”, documentario prodotto dalla Simone Cicalò filmmaker in associazione con il Boxing Team Erittu di Salvatore Erittu – regia dello stesso Cicalò – è un viaggio nel sogno, nella vita e nelle storie di 6 ragazzi: Emanuele e Vincenzo, Filippo, Riccardo, Carlo, Francesco e Angelo. Il sogno è indossare i guantoni e combattere sui ring più prestigiosi del mondo. La vita è una sfida forse ancora più grande di qualunque match per il titolo, perché tosta come un montante in pieno mento che fa saltare ogni sicurezza e percezione della realtà. Le storie sono quelle di 6 giovani sardi e sassaresi, accompagnati in un viaggio di 13 giorni per l’America del grande pugilato, accompagnati dal loro coach Tore Erittu – già campione italiano dei pesi Massimi Leggeri -, da Franco (il padre di Francesco), da Carlo che in America combatte sul ring e corona il suo sogno, da Antonio Demontis – collante, sorriso e promotore – e dall’occhio sensibilmente vigile e attento di Simone Cicalò.
Il racconto di quei 13 giorni parte in una notte sassarese all’incrocio fra via Mazzini e via Roma. Un gruppo di amici che si dà appuntamento sotto casa per vivere l’avventura più bella. In macchina si “scrive” l’incipit di questa semplice e straordinaria storia senza effetti speciali ma talmente ruvida e così vera da non lasciare indifferenti. Non ci sono attori in scena. Ci sono Emanuele e Vincenzo, Filippo, Riccardo, Carlo, Francesco e Angelo che fra un destro ed un sinistro schiantano il muro dell’imbarazzo e della timidezza che solo in apparenza non appartengono a chi vive in bilico fra l’ingresso e l’uscita dall’adolescenza. Ogni sensazione, anche la più apparentemente banale, è stata fissata su file dalla telecamera. Che oltre alla quotidianità ha “messo all’angolo” ognuno dei 6 protagonisti chiudendo loro un ultimo round, senza filtri. Il risultato? Braccia alte al cielo: vittoria per ko tecnico emozionale.
Il documentario “Road of Dream” sarà presentato in anteprima assoluta e riservata – prima di quella che si augura possa essere poi una lunga serie di proiezioni pubbliche – venerdì 20 settembre alle ore 20.30 nel nuovo e innovativo spazio della sede Character messa gentilmente a disposizione da Antonello Fadda in zona industriale Predda Niedda a Sassari. Saranno presenti il regista Simone Cicalò, Salvatore Erittu e i 6 piccoli grandi primi attori di questo piccolo grande spaccato di sport e vita fra ring, Sassari, la Sardegna e l’America. L’occasione sarà propizia per rivolgere un affezionato pensiero ad Antonio Demontis, che nel progetto aveva creduto senza alcuna esitazione, troppo prematuramente scomparso e particolarmente amato dai suoi cari, dal Boxing Team Erittu e da chiunque lo abbia anche solo incrociato per la strada, a bordo ring, nel lavoro e nella vita.
Il gate per New York. 6 ragazzi. 13 giorni. Uno zaino pieno di sogni immaginati. I guantoni e la canotta. La curiosità dell’età. L’opportunità di condividere proiettata nell’immensità degli States, fuori da ogni personale zona comfort. “Prima di diventare pugili, bisogna diventare uomini” (Cit. Tore Erittu, che in America era andato per la prima volta nel 2006 con Alberto Mura). New York. Los Angeles. Las Vegas, Venice beach. In America le palestre mozzano il fiato e ti segano le gambe al solo al varcarne la soglia: Wild Card, Ten Goose, Mayweather Gym. Marcato accento isolano. Trap sparata dallo smartphone. Movenze giovanili e felpe griffate Boxing Tour Erittu. Fanno i duri quei 6 giovani pugili, ma traboccano di emozione e di emozioni. “Ragazzi dai sogni molto grandi”, serve tenacia per forgiarli, e serve la “pressione” per temprarli.
Emanuele e Vincenzo: storia di fratelli diversi e di legami forti
Un jab dritto allo stomaco: il coraggio di Filippo
Riccardo: sul ring contro sé stesso e le sue paure.
Francesco (e Franco): father & son
Angelo: la sincerità semplice oltre la maschera del sofferto
“Questi ragazzi sono stati per me una rinascita. Pezzi di vita” (cit. Tore Erittu)