La Provincia di Nuoro e dell’Ogliastra hanno segnato la quinta e sesta tappa degli incontri programmati dalla giunta nella fase di definizione del disegno di legge “Aree Idonee” per la pianificazione della transizione energetica, che approderà in Consiglio Regionale entro il mese di settembre. Sulla scia degli incontri di Sassari, Olbia, Oristano e Cagliari, gli appuntamenti hanno segnato un clima di estrema apertura alla collaborazione e alla condivisione delle responsabilità, e dà un’inversione di paradigma rispetto al passato: gli stessi sindaci hanno confermato l’apprezzamento per il modus operandi inedito, che sta portando sui territori la presidenza e gli assessorati di rifermento, per incontrare le amministrazioni comunali e scrivere, a più mani, il testo del disegno di legge che dovrà essere discusso in Consiglio.

Di inversione del paradigma ha parlato anche l’assessore dell’industria, Emanuele Cani, che ha ribadito l’importanza di “chiudere il quadro normativo incompleto per dare centralità ai sindaci e alla Sardegna, ostaggi per troppo tempo di un sistema di norme che relegava gli apporti della Regione a meri pareri non vincolanti sui tavoli nazionali. Il tema delle comunità energetiche – ha continuato Cani – è per noi centrale. Stiamo elaborando una serie di interventi a supporto, con l’obiettivo di garantirne la realizzazione del più alto numero possibile nel territorio regionale”.

“Oggi è una giornata importante – ha dichiarato il sindaco di Sindia, Francesco Scanu, perché abbiamo avuto la possibilità di interloquire sia con la presidente che con la giunta regionale. Tutti siamo chiamati a contribuire al bene della Sardegna. Proviamo a portare avanti ciò che la Regione propone. Crediamoci, collaboriamo e – ha concluso Scanu – scriviamo insieme una pagina importante per la Sardegna”.

La presidente della regione, Alessandra Todde, ha ricordato, inoltre, quanto l’attuale sforzo collettivo abbia messo in evidenza l’importanza di raggiungere una sostanziale simmetria informativa tra le diverse amministrazioni. Benché le informazioni siano presenti nei database dei singoli enti, i sistemi spesso non dialogano tra di loro e le informazioni non sono immediatamente reperibili dal Sistema Regione. È emersa, quindi, la necessità di tenere alto il livello di dialogo tra le istituzioni, sia al livello politico che tecnico, per assicurare una descrizione precisa delle caratteristiche dei territori e un’adeguata rappresentanza delle istanze delle comunità locali.

 

Riguardo ai cantieri FER già presenti sul territorio, la presidente Todde ha informato ai sindaci presenti che il Corpo Forestale e le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare che le aziende siano in regola con le autorizzazioni e che le dichiarazioni di avvio dei lavori siano state presentate in maniera corretta e veritiera prima dell’entrata in vigore della sospensiva, per assicurarsi che non vi siano stati abusi o modifiche artificiose dello stato dei lavori.

 

“La transizione energetica, ha dichiarato il sindaco di Seulo, Enrico Murgia, ci deve essere e la Sardegna deve essere capace anche di vendere energia. Noi non abbiamo ricevuto nessuna proposta di progetto, ma la preoccupazione per la nostra isola prescinde da questo. È in un momento in cui la nostra isola è sotto attacco che serve unione. Andiamo avanti decisi”, ha concluso Murgia.

L’assessore degli enti locali, Francesco Spanedda, “ci si chiede se venga prima il piano energetico regionale o la definizione delle aree idonee. Su questo serve chiarezza: la transizione energetica, cioè il passaggio a fonti di energia rinnovabile, scardina completamente il rapporto tra la produzione di energia e il territorio che abbiamo conosciuto finora. È necessario – ha concluso l’esponente della giunta Todde – un lavoro parallelo di individuazione delle aree e di definizione del fabbisogno, tenendo conto di ciò che nelle stesse aree individuate si può davvero fare”.

 

“Ascoltiamo la diversità di posizioni che sta emergendo. I comuni cercheranno di dare un contributo per facilitare la scrittura di questo atto di pianificazione regionale, perché, ha detto il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, più saremo in grado di dare un contributo dalle nostre amministrazioni, più agevoleremo il percorso di tutela del nostro paesaggio”.

I lavori proseguiranno oggi a Villacidro e Carbonia.