Sassari.  Alex era anziano, cieco e sordo. Alex viveva per strada e non dava fastidio a nessuno, anzi era ben voluto da tante persone. Alex era un cane senza casa, che nella notte del 31 agosto ha avuto la disgrazia di incrociare sul suo cammino un gruppo di ragazzini che ha deciso di sfogare su di lui, totalmente inerme e inoffensivo, la propria violenza. Alex è morto dopo 3 giorni di agonia, senza aver mai fatto del male a nessuno e senza un vero motivo se non la crudeltà.

Tutto questo è accaduto a Bono, un paese in provincia di Sassari, mentre si festeggiava il santo patrono ma per il povero Alex non è stato un giorno di festa. LNDC Animal Protection sporge denuncia e auspica che le indagini portino a individuare con certezza le persone, maggiorenni o meno, che hanno compiuto questo atto vigliacco e malvagio. Chiunque ha informazioni utili a risalire ai responsabili di questa brutale uccisione può scrivere una e-mail ad avvocato@lndcanimalprotection.it.

“Se davvero, come si ipotizza, si è trattato di un gruppo di ragazzini, ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di violenza sugli animali perpetrata da giovanissimi. Un fenomeno che le istituzioni continuano a ignorare e che invece dovrebbe far scattare tutti i campanelli d’allarme possibili perché è in continuo aumento ed è davvero molto preoccupante. Questa totale assenza di empatia e sensibilità da parte delle nuove generazioni non fa presagire niente di buono per il futuro, né per gli animali né per gli esseri umani. La politica, le istituzioni, la scuola e le famiglie dovrebbero dare il giusto peso a eventi come questi perché dei giovani o giovanissimi che compiono atti violenti di questo genere devono essere necessariamente rieducati in maniera efficace per prevenire che continuino su questa strada e facciano anche di peggio. Ancora oggi, invece, la loro gravità viene sottovalutata e questo è davvero inaccettabile”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.