Il Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica ha recentemente diffuso una lettera aperta indirizzata ai sindaci sardi in vista dell’incontro del 2 settembre 2024 a Olbia, organizzato dall’Assessorato Regionale agli Enti Locali. Questo incontro ha come oggetto la “Definizione delle aree idonee” ai sensi della Legge Regionale 5 del 3 luglio 2024. La lettera sollecita i primi cittadini a opporsi fermamente alla crescente invasione di impianti eolici e fotovoltaici, considerati una minaccia per il patrimonio ambientale, culturale e identitario della Sardegna.

Tra le amministrazioni più attive nella lotta contro questi progetti, spicca quella di Scano di Montiferro, il cui sindaco, Antonio Fiore, ha recentemente inviato una comunicazione ufficiale all’Assessorato Regionale. Nella sua lettera, il sindaco Fiore sottolinea la forte opposizione del Comune a qualsiasi progetto speculativo di produzione di energia rinnovabile che ricada sul proprio territorio, menzionando in particolare diversi progetti di impianti agrivoltaici ed eolici. Tra questi, si segnala un progetto agrivoltaico che coinvolge direttamente i comuni di Scano di Montiferro, Macomer e Borore, con una potenza complessiva di 86,31 MWp.

Fiore ha evidenziato come la comunità locale sia impegnata da anni nella salvaguardia del proprio territorio, e come l’amministrazione si opponga fermamente alla “depredazione delle risorse” naturali. La posizione del sindaco si allinea con quella del Coordinamento Gallura, che nella sua lettera aperta ha sottolineato l’importanza di limitare l’installazione di impianti fotovoltaici alle superfici già impermeabilizzate, come aree cementificate e tetti, e di evitare qualsiasi ulteriore consumo di suolo. Il Coordinamento, inoltre, ritiene che la Sardegna, con oltre 1500 torri eoliche già presenti, non abbia spazio per nuovi aerogeneratori.

Questa corale opposizione ai nuovi impianti energetici, che viene da un vasto movimento di cittadini e amministrazioni locali, mette in luce la crescente preoccupazione per la tutela del territorio sardo. I sindaci, come ribadito da Fiore nella sua lettera, sono chiamati a difendere la loro terra, opponendosi a progetti che potrebbero compromettere l’integrità del paesaggio e della cultura isolana.

L’incontro del 2 settembre sarà un momento cruciale per delineare il futuro energetico della Sardegna, ma anche per riaffermare la volontà delle comunità locali di proteggere il proprio territorio da un’aggressiva espansione di progetti speculativi.