Ana Carla Maza (ACMGlobalMusic_EduardoRosales)

Tadasuni. Con la terza e ultima giornata di “Isole d’Altri Mari” si chiude domani (domenica 25) a Tadasuni (Or) la ventiseiesima edizione del festival Dromos, organizzato dall’omonima associazione culturale, che dallo scorso 19 luglio ha proposto tra Oristano e altri centri e località della sua provincia il suo ricco cartellone sotto il titolo “Change. Puoi”: un invito a riflettere sullo stato attuale del mondo e sull’urgenza di un cambiamento cui ognuno può contribuire.

Il primo appuntamento della giornata è per le 11 nella Chiesa di San Nicola con i canti del Coro Santu Nigola de Ortueri in occasione della Santa Messa. Alle 19 nella piazza della Chiesa della Santa Croce (ingresso libero, con posti limitati), protagonista sarà, invece, il duo formato dal chitarrista Marino De Rosas, volto noto e di lunga esperienza sulla scena musicale sarda, e dalla cantante Denise Fatma Gueye, una delle voci più interessanti tra le ultime leve dei musicisti isolani. “Intrinada e altre storie” è il titolo del loro concerto che si presenta come il viaggio immaginario di un uomo attraverso i sentieri della Sardegna e le rotte del Mediterraneo, tra balli, ballate e melodie che si susseguono in un crescendo di passione.

Il compito di calare il sipario sulla prima edizione di “Isole d’Altri Mari” e sul ventiseiesimo festival Dromos, alle 21.30 al Parco Comunale, spetterà al quartetto della violoncellista, cantante e compositrice cubana Ana Carla Maza, in Sardegna per l’unica data isolana del tour di presentazione del suo nuovo disco, “Caribe”, pubblicato lo scorso ottobre: un riuscito mélange di jazz, musica classica e ritmi latini. Concepito, scritto e registrato on the road, su un volo per il Messico, sulle sponde del lago Annecy, da un castello in Portogallo, un metodo creativo perfetto e prevedibile che si combina molto bene con l’energia fulminea e l’irrequieta filosofia di vita dell’artista di L’Avana, l’album rappresenta un ritorno alle descargas cubane degli anni Cinquanta con abbondanti e gioiose deviazioni verso le rumbas dei Caraibi, il tango dell’Argentina, strizzando l’occhio alla samba e alla bossa nova brasiliana. Autoprodotto e registrato in sestetto, “Caribe” vede Ana Carla Maza, muoversi in piena libertà con un tocco sensuale di parole in francese e spagnolo. Ad affiancarla sul palco di Tadasuni, saliranno Norman Peplow al pianoforte, Marc Ayza alla batteria e Luis Guerra alle percussioni, per chiudere nel segno della “Isla Grande” la prima volta di “Isole d’Altri Mari”.

I biglietti per il concerto si possono acquistare online sul sito di Dromos a 5 euro più diritti di prevendita. Attivo il Bonus Cultura (Carta della cultura giovani, Carta del merito, Carta del docente) e la Carta Giovani Sardegna. Per informazioni, si può contattare la segreteria del festival al numero di telefono 0783310490, al numero whatsapp 3348022237 e all’indirizzo di posta elettronica info@dromosfestival.it. Notizie e aggiornamenti sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos.

Chiusa la sua lunga stagione di concerti, al Foro Boario di Oristano resta invece aperta fino alla fine di settembre, la mostra d’arte contemporanea “F**KING CHANGE così giusto, così sbagliato”, curata da Chiara Schirru e Ivo Serafino Fenu, che integra a completa la programmazione del festival Dromos: inaugurata lo scorso 5 luglio presenta oltre settanta opere pittoriche, plastiche, multimediali, fotografiche, performative e installative di ben trentadue artisti di primissimo piano del panorama isolano, nazionale e internazionale: Marina Abramović, Silvia Argiolas, John Baldessari, Matteo Basilé, Peter Belyi, Yannis Bournias, Riccardo Camboni, Roberto Chessa, Mattia Enna, Weng Fen, Franko B, Doze Green, Ximena Garrido-Lecca, Dario Ghibaudo, Robert Gligorov, Nan Goldin, Damien Hirst, Roberto Sebastián Matta, Tonino Mattu, Silvia Mei, Gianni Nieddu, Hermann Nitsch, Erwin Olaf, Orlan, Martin Parr, Pastorello, Giuliano Plorutti, Roberto Pugliese, Giuliano Sale, Josephine Sassu, Sandy Skoglund, The Blue Noses.

La ventiseiesima edizione del festival Dromos che giunge ora al suo traguardo è organizzata con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio -, Fondazione di Sardegna, Fondazione Mont’e Prama, Amministrazioni Comunali di Oristano, Cabras, Fordongianus, Marrubiu, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni e Ros’e Mari Farm & Green House. Con la collaborazione di: Arcidiocesi di Oristano, Monastero Santa Chiara di Oristano, Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, Music Academy Isili, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Sardinia Coast to Coast, Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e la Fondazione Oristano.