Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa della Regione Sardegna, dove si fa il punto della situazione riguardo le “Aree Idonee”, dove installare gli impianti di energia rinnovabile:
“Gli incontri organizzati a Cagliari dall’assessorato regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e le rappresentanze dei Comitati spontanei e delle associazioni ambientaliste, hanno segnato due tappe importanti del complesso percorso che porterà all’elaborazione della legge sulle Aree Idonee, e che sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio regionale tra poco meno di un mese.
Il confronto, che ha visto la partecipazione di diversi componenti della Giunta, con le realtà territoriali ha già dato i primi frutti, con i primi contributi trasmessi dai partecipanti e recepiti dal tavolo tecnico, già al lavoro per armonizzare i dati provenienti dai diversi database del sistema Regione.
La Regione sta recependo le indicazioni e gli orientamenti emersi dai diversi contributi nel documento che sarà elaborato dalla cabina di regia e dal tavolo tecnico, in collaborazione con gli esperti legislativi della Presidenza.
Si tratta di una sfida di notevole complessità con cui la Regione intende governare la necessaria transizione energetica che consentirà di abbandonare le fonti fossili, ostacolando, nel contempo, la proliferazione incontrollata delle installazioni, irriguardosa del patrimonio insediativo, naturalistico e paesaggistico della Sardegna”.
La nota fa anche riferimento alle difficoltà di conciliare le esigenze della politica sarda con quelle dei palazzi romani:
“È noto che in questa vicenda la Sardegna ha già dato prova di non temere il confronto, anche aspro, con l’Esecutivo nazionale: così è stato durante l’iter di approvazione del decreto ministeriale sulle Aree Idonee, con l’inserimento dell’idroelettrico tra le fonti di energia rinnovabile e con il riconoscimento dell’apporto delle centrali off-shore anche nel caso in cui i cavi non sbarchino sul territorio dell’isola. Nelle prossime settimane, il lavoro proseguirà sia negli uffici che sul territorio, attraverso gli incontri operativi con gli enti locali e i loro tecnici”.