Tempio Pausania. L’ospite di riguardo dell’agosto di “Mintuà”, festival delle parole in circolo organizzato da “Carta Dannata”, sarà lo scrittore cagliaritano Piergiorgio Pulixi. Un ritorno gradito per i lettori tempiesi, perché Pulixi, che conta molti estimatori in Gallura, e non solo, è già stato in passato ospite di altri festival e librerie per presentare i suoi libri. Non poteva mancare all’appello, allora, l’ultimo romanzo di uno dei più prolifici e letti narratori della più recente scena letteraria sarda: il settimo “capitolo” della serie dei “Canti del male”, “Per un’ora d’amore”, che ha il suo indiscusso protagonista nel commissario Vito Strega. Edito da Rizzoli, l’ultimo lavoro di Pulixi si presenta sin dalle prime pagine come un noir carico di forte umanità e una buona dose di dolcezza. Quanta ne serve per raccontare la storia difficile di un padre che vuole fare luce, per un dovuto senso di giustizia, sulla morte della figlia. La mancata soluzione del caso da parte delle forze dell’ordine lo porterà a rivolgersi a Vito Strega, il cui fiuto da esperto criminologo scoprirà presto l’intrico di un’imprevedibile matassa di fatti e relazioni che muteranno radicalmente il quadro investigativo. L’omicidio è stato consumato a Milano, metropoli sempre più crepuscolare e violenta. È, infatti, un periodo complicato per le forze dell’ordine milanesi: in meno di tre mesi ci sono state quarantadue vittime di violenza e diciannove femminicidi.

Con il suo romanzo, Pulixi contribuisce così a tenere alta l’attenzione su una delle emergenze criminali più gravi degli ultimi anni come la violenza di genere. A discutere con lui di questa scelta tematica, dei contenuti del romanzo e del suo modo di fare scrittura ci saranno Domenica Azzena e Silvia Orecchioni.

L’autore

Cagliaritano, non ancora quarantaduenne, Pulixi si è formato come scrittore frequentando il collettivo Mama Sabot fondato da Massimo Carlotto. Con E/O ha dato alle stampe cinque romanzi per la serie dell’ispettore Biagio Mazzeo. Sempre con E/O, nel 2015, ha iniziato la serie de “I canti del male”, i cui ultimi quattro titoli sono stati pubblicati da Nero Rizzoli. Ha pubblicato romanzi e antologie anche con altri editori, tra i quali Mondadori e Piemme. Tra i tanti premi che gli sono stati assegnati si possono ricordare il Trophée étranger per il miglior romanzo straniero del 2023 e i due premi Scerbacenco attribuitigli nel 2018, da parte dei lettori, e quello nel 2019, da parte della giuria.

La rassegna

“Mintuà – Parole in circolo” è giunta al suo quinto anno di attività. Sono, quindi, ormai tanti i nomi di scrittori sardi e nazionali, affermati o esordienti che sono stati ospitati nelle edizioni precedenti. Il verbo è gallurese, ma il suono e ciò che la sua pronuncia può liberamente evocare sono patrimonio di tutti. “Mintuà”, parola che deriva da un verbo gallurese, significa “menzionare”, “citare”, ma anche “commemorare”, “ricordare”, “tenere a mente”. Da quattro anni a questa parte, “Mintuà” è anche il nome della rassegna letteraria che, pur non disdegnando le altre stagioni, anima l’estate culturale di Tempio Pausania. Ha anche un sottotitolo, questa volta tutto in italiano, “Parole in circolo”, che sottolinea come la lettura più coinvolgente sia sempre quella che procede da una vera condivisione.