Sassari. Nella settimana precedente ferragosto avevano annunciato un fitto calendario di banchetti su tutto il territorio cittadino per sottoscrivere la proposta di legge di iniziativa popolare “Pratobello 24” contro quella che chiamano «colonizzazione energetica» e ora rendono noto il calendario.
L’associazione Sa Domo de Totus ha scelto Ottava per iniziare la raccolta firme, una delle borgate più periferiche di Sassari: «ho fortemente richiesto di partire da Ottava per rispondere alle molteplici richieste dei cittadini e delle cittadine che ho ricevuto nelle scorse settimana» – spiega Martina Marongiu, consigliera comunale della lista civica Sassari Progetto Comune che si è resa disponibile a vidimare le firme per l’associazione turritana -. «la raccolta sarà possibile grazie a Don Tonino Sassu che ha messo a disposizione il porticato dell’oratorio e che si è dimostrato sensibile verso una forte spinta popolare per chiedere una transizione energetica giusta e compatibile con il nostro territorio».
Oltre alla Marongiu, durante i banchetti, hanno dato finora disponibilità i consiglieri comunali dei «civici» Antonello Sassu (Sassari progetto comune), Nicola Lucchi (Sassari è) e Mariano Brianda (Costituente per Sassari) e diversi avvocati del Foro di Sassari. Ottava è infatti solo la prima tappa di un fitto calendario di eventi a cui decine di persone, ritrovatesi dopo l’assemblea pubblica del 9 agosto, hanno lavorato nelle calde giornate a cavallo delle feste: «auspichiamo che anche i consiglieri comunali della maggioranza possano unirsi a noi in questa corsa contro il tempo» – spiega Leandro Cossu, membro dell’associazione – «per impedire questa colonizzazione energetica, noi sardi siamo animati dalla stessa voglia di riscatto e dignità della rivolta di Pratobello del 1969. La raccolta firme, oltre al merito della proposta di legge in sé, serve per informare e mobilitare tutte le persone che dicono no a una situazione dai tratti sempre più inquietanti».
In effetti i numeri parlano chiaro. Le richieste di allaccio presentate a Terna S.p.A. ammontano a 54,39 GW, una quantità di energia molto superiore al fabbisogno dell’isola: «dopo la prevedibile impugnazione da parte del governo Meloni della cosiddetta moratoria di 18 mesi voluta dalla maggioranza regionale, non resta che esercitare i nostri poteri sovrani e statutari per fermare quelli che già Gramsci chiamava “gli spogliatori di cadaveri” e Simon Mossa “feudatari industriali”» – contestualizza Cristiano Sabino, docente e saggista.
La legge “Pratobello 2024” punta infatti a utilizzare l’articolo 3 dello Statuto Sardo «per esercitare le competenze esclusive in materia urbanistica» – spiega Ninni Tedesco, giornalista e vicepresidente dell’associazione promotrice – «e si basa sull’assunto che la Corte Costituzionale ha più volte affermato le competenze sui beni culturali e ambientali del legislatore sardo, permettendo di legiferare per proteggere il territorio dagli speculatori, non solo il paesaggio in senso astratto».
Nella settimana compresa tra domenica 18 e sabato 24, i cittadini residenti a Sassari potranno recarsi a firmare portando un documento di identità, nei seguenti banchetti: Ottava, domenica 18 agosto nei portici dell’oratorio della Parrocchia del Santissimo Nome di Gesù, dalle 18 alle 20 di domenica; lunedì 19 agosto, in Piazzale Segni dalle 9 alle 13; martedì 20 e mercoledì 21 agosto in Piazza Castello dalle 17 alle 20. La raccolta tornerà poi nelle borgate: giovedì 22 agosto a Li Punti, Fronte Chiesa San Pio X, dalle 9 alle 13 e venerdì 23 agosto nel Mercatino di Li Punti, Piazzetta tra via W. Pasella e via C. Manunta, sempre dalle 9 alle 13. Infine sabato 24 agosto di nuovo a Sassari: Emiciclo Garibaldi dalle 9 alle 13. La raccolta proseguirà poi la settimana successiva e quando prima – assicurano gli organizzatori – verrà reso noto il nuovo calendario.