Rusty Brass

Berchidda. Giunge alla terza giornata il fitto programma di Time in Jazz edizione numero trentasette, in calendario fino a venerdì prossimo (16 agosto) con la sua consueta formula itinerante fra Berchidda e gli altri centri e località del nord Sardegna che partecipano quest’anno al festival.
Domani, sabato 10 agosto, si prende quota alle 11 dall’aeroporto Olbia – Costa Smeralda sulle note della street band Rusty Brass, che sarà protagonista nei prossimi giorni anche per le strade di Berchidda con le sue coinvolgenti parate.

Sempre alle 11, ma a Viddalba, nell’entroterra gallurese, è di scena nei pressi della chiesetta di San Leonardo il quintetto Transition guidato dal batterista cagliaritano Gianrico Manca con il vibrafonista Jordan Corda, il chitarrista Antonio Floris, il pianista Vittorio Esposito e il contrabbassista Matteo Marongiu. Nato nel 2016, e proiettato verso la ricerca armonica, sonora e poliritmica intese come linguaggio unico, il gruppo ha registrato nel 2018 il suo primo lavoro discografico, “Rizoma”, prodotto da S’Ard Music/Egea e presente in tutte le piattaforme ufficiali in rete.

Nel pomeriggio, alle 18, appuntamento davanti alla torre costiera di San Giovanni, in territorio di Posada, con il flautista Nicola Stilo, che quest’anno saluta mezzo secolo di una carriera artistica iniziata nel 1974 con il gruppo di Musica folklorica di Dodi Moscati, e via via costellata di esperienze soprattutto in ambito jazzistico, tra progetti da leader o co-leader e collaborazioni importanti, come quella con Chet Baker dal 1980 fino alla scomparsa del trombettista americano nel 1988. Nicola Stilo si presenta per la prima volta al festival Time in Jazz, recuperando così l’appuntamento mancato l’anno scorso proprio all’ultimo momento, e lo farà assieme a due volti noti del jazz in Sardegna: il contrabbassista Nicola Muresu e il batterista Massimo Russino.

A Berchidda, nel frattempo, gli spazi di Sa colte ‘e s’ Oltiju ospitano alle 18 un appuntamento in cui si incrociano Time to Read, ovvero la sezione del festival dedicata alle presentazioni editoriali, e il progetto di educazione per bambine e bambini Time to Children: Franco Lorenzoni, maestro ed educatore, condurrà l’incontro “Educare controvento per contrastare ogni esclusione e discriminazione” dialogando con Annalisa Spadolini a partire dai suoi libri “Educare controvento. Storie di maestre e maestri ribelli” (Sellerio 2023) e “Orfeo, la ninfa Siringa e le percussioni pazze dei coribanti. Tre miti sull’origine della musica” (Rrose Sélavy 2017).

A seguire, intorno alle 19, un altro appuntamento di Time to Children: Emma Galeotti – uno dei volti italiani più conosciuti su TikTok e Instagram (@em.pati4), con più di 275.000 follower – guiderà un incontro speciale dedicato agli adolescenti e alle loro famiglie, uno speech focalizzato sull’educazione sentimentale e rivolto alla cura delle relazioni tra e con adolescenti. Parlerà della differenza tra sentimenti ed emozioni, sottolineando l’importanza dell’intelligenza emotiva e di come questa influenzi le relazioni interpersonali e metterà poi in luce l’importanza della rappresentazione delle donne sui social media e nella musica, evidenziando i pericoli di una rappresentazione svilente. A conclusione, un intervento di Patrizia Desole, presidentessa del Centro antiviolenza Prospettiva Donna, attivo dagli anni 2000 per contrastare la violenza sulle donne, che oltre all’aiuto concreto svolge un lavoro costante di informazione e sensibilizzazione sociale.

Sempre alle 19 e sempre a Berchidda, musica nella proposta giornaliera del FestivalBar, ospite stavolta del Museo del Vino: protagonista Menion, ovvero Stefano Ferrari, chitarrista, produttore e compositore sardo di base a Berlino, con la sua musica elettronica, visionaria e descrittiva che unisce influenze ambient, drone, glitch e post-rock.

In serata Time in Jazz si fa in due. Alle 21.30, nello scenario di Li Conchi ad Arzachena, il sassofonista Francesco Bearzatti presenta il repertorio del suo nuovo album, “Post Atomic Zep”, dove rende un omaggio del tutto originale all’iconica rock band dei Led Zeppelin. Noto per il suo approccio al jazz che è solito spingersi oltre i confini del genere, Bearzatti offre qui una versione fresca ed elettrizzante di alcuni dei più grandi successi dello storico gruppo britannico, affiancato da talentuosi musicisti come Danilo Gallo, al basso e all’elettronica, e Stefano Tamborrino alla batteria.

A Berchidda, invece, quasi in contemporanea, alle 22, si apre per la prima volta in questa edizione l’arena allestita in piazza del Popolo, per la proiezione di “Berchidda Live. Viaggio nell’archivio Time in Jazz”, il film documentario sul festival scritto e diretto a sei mani dai registi Gianfranco Cabiddu, Michele Mellara e Alessandro Rossi, che saranno presenti alla serata: frutto di un accurato lavoro in fase di selezione e poi di montaggio, l’opera consegna al pubblico un ritratto di Time in Jazz attingendo a più di 1500 ore di materiali del suo archivio, per la maggior parte inediti. Presentato in anteprima lo scorso dicembre al quarantunesimo Torino Film Festival, e poi nelle sale da metà aprile, domani sera, sabato 10 agosto, il docufilm sarà finalmente a casa sua.

A suggello della terza giornata, al termine della proiezione, dj set di DJ Renton a base di techno, house e minimal, reminiscenze funky, disco e bass music.

Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Aggiornamenti e altre notizie sul festival sono disponibili sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Telegram e sul sito www.timeinjazz.it.