Olbia. I funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli in servizio presso l’Aeroporto dell’Aviazione Generale di Olbia, unitamente ai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia, nel corso dell’attività di monitoraggio sulla circolazione transfrontaliera dei capitali condotta nel mese di luglio, hanno fermato quattro passeggeri risultati in possesso di denaro contante non dichiarato alla dogana oltre il limite consentito.
Nello specifico, un cittadino italiano diretto in Francia trasportava 11 mila euro; un cittadino norvegese proveniente dalla Svizzera 15 mila euro; un cittadino americano proveniente dagli Stati Uniti, 43 mila euro e un cittadino israeliano proveniente da Israele, 14 mila euro. Per un totale pari a oltre 82 mila euro non dichiarati.
Il trasporto al seguito di denaro contante o di valori assimilati è libero per importi complessivi inferiori a 10.000 euro. È invece necessario compilare una dichiarazione, da sottoscrivere esclusivamente presso gli uffici doganali al momento dell’entrata nello Stato o in uscita dallo stesso, quando si trasportano somme pari o superiori a 10.000 euro. La mancata dichiarazione costituisce violazione della normativa valutaria e comporta, per le movimentazioni di denaro contante con eccedenza sino a euro 10.000, il sequestro amministrativo nella misura del 30% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 10% al 30% dell’importo eccedente il limite.
Per le movimentazioni di denaro contante con eccedenza superiore a euro 10.000 è previsto il sequestro amministrativo nella misura del 50% di tale eccedenza e l’applicazione di una sanzione amministrativa dal 30% al 50% dell’importo eccedente il limite.
Tutti i passeggeri si sono avvalsi, invece, della facoltà di effettuare l’oblazione immediata con il pagamento della sanzione in misura ridotta, pari al 15% dell’importo eccedente il limite consentito.
Tale attività di controllo sul denaro contante si colloca in un più ampio sistema di operazioni condotte da ADM e Guardia di Finanza, finalizzate alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo di cui alla Direttiva UE n° 2015/849.