Il mese di luglio va in archivio, primo test sul cuore della stagione turistica per il Nord Ovest della Sardegna. Gli uffici della Federalberghi-Confcommercio provinciale di Via Pascoli a Sassari hanno raccolto ed elaborato i dati inviati da un campione significativo di albergatori iscritti, che come consueto hanno comunicato arrivi, presenze ed indici di occupazione camere e letti, dall’analisi dei quali si evince che la pressione turistica sulla località è ancora in crescita rispetto al mese di luglio 2023, seppur in frenata rispetto alla maggiore accelerazione registrata nei mesi di maggio e giugno appena trascorsi
Sono stati campionati, tra le strutture ricettive sparse tra Stintino, Sassari, Porto Torres, Castelsardo, Alghero, Valledoria, Sorso ed aree interne 110.546 posti letto su base mensile, che hanno generato 8.554 arrivi nazionali e 13.706 arrivi d’oltralpe, che a loro volta hanno generato, sempre nel campione esaminato, 27.276 presenze connazionali e 55.628 straniere.
L’indice di occupazione camere in Provincia è cresciuto dal 71,81% del luglio 2023 al 76,86% del luglio 2024.
Per Alghero, regina delle vacanze 2023 su scala regionale, lo stesso indice è passato dal 77,74% di luglio 2023 al 79,15% dell’omologo mese 2024.
Il Golfo dell’Asinara segna la performance migliore, portando l’occupazione camere al 70,87% rispetto al 62,11% del mese di luglio 2023.
“Continua la crescita della pressione turistica sulla destinazione – commenta il Presidente Federalberghi Confcommercio Provincia di Sassari Stefano Visconti – seppur in rallentamento rispetto alle performance di maggio e giugno, dove l’accelerazione degli indicatori aveva dato maggior soddisfazione al comparto.
Comunque, su base provinciale, un miglioramento di 5 punti percentuali non è certo trascurabile, così come la crescita di quasi 2 punti percentuali su Alghero, che si conferma destinazione leader.
Meglio ancora, l’impennata occupazionale delle strutture del Golfo dell’Asinara, che mettono a referto più di otto punti rispetto a luglio 2023.”
I dati pubblicati in forte crescita rispetto al 2023 dal binomio Sogeaal-Geasar, i due scali aeroportuali del Nord Sardegna, danno conferma a quelli ora certificati anche dalla Federazione delle Imprese alberghiere della galassia Confcommercio.
“La crescita degli arrivi sugli scali del Nord Sardegna – prosegue il Presidente Visconti – mette in luce l’efficacia della gestione sinergica dei due aeroporti, che sono i nostri primi avamposti commerciali e la cui azione anche di promozione seppur indiretta della destinazione crea valore per le imprese del nostro comparto.
Il miglior risultato di sempre per luglio a Nuraghe Biancu è una notizia confortante.
Per questo ci si aspetta, magari a valere sulla prossima summer aeroportuale, un maggior sforzo per collegare meglio mercati amici e con maggior valore aggiunto come quelli del Nord Europa: Gran Bretagna, Germania, Scandinavia, Benelux su tutti.”
Infatti, se le buone notizie riguardano le presenze in Hotel, il fattore critico è rappresentato dalla capacità di spesa dell’attuale ospite.
“Registriamo, da parte di molti operatori, la difficoltà a sostenere il prezzo di camere e servizi – sottolinea il Presidente provinciale della Federalberghi Confcommercio, Visconti – la qual cosa impatta negativamente sui ricavi delle aziende e quindi sui bilanci di fine anno.
La tendenza dei nuovi mercati, in particolare dell’Est Europa, è contraddistinta dalla prudenza della gestione della spesa complessiva.
In più, la tendenza a cancellare la prenotazione non garantita da caparra, magari sotto data rispetto all’arrivo, costringe l’albergatore a riproporre quella camera con un ribasso anche importante rispetto al prezzo iniziale, pur di non mantenerla vuota. Ciò impatta in maniera non virtuosa sul ricavo medio per camera, con gli effetti che si possono immaginare”.
Su agosto, le premesse paiono confortanti.
“Gli albergatori intervistati, seppur con la prudenza del caso, paiono ottimisti e propensi a credere che il mese di agosto darà le soddisfazioni consuete grazie anche all’apporto fondamentale dei turisti italiani. Alla fine – conclude Visconti – sono loro a dimostrare il maggior attaccamento alla destinazione e una propensione all’acquisto decisamente sopra media”.