Fuoco alle polveri, a Banari è profumo di festa. Manca infatti pochissimo alla quattro giorni dedicata al patrono, San Lorenzo Martire. Per quest’anno il comitato, guidato dal presidente Enrico Piredda e composto da decine di volenterosi obrieri (sos oberajos), ha deciso di allestire un programma che dal 9 si protrarrà fino al 12 (e non fino all’11 come di consueto): una soluzione che permette di prolungare i festeggiamenti in paese e di non contrapporre alcuni spettacoli.
Come da tradizione la festa inizia il 9, “sa die de sa vizìlia”. Dopo una frenetica giornata che pone termine alle questue iniziate a fine giugno e dopo i vespri solenni della sera, gli appuntamenti iniziano ufficialmente alle 22 con il consueto spettacolo pirotecnico (“sos ispalatòrios”, quest’anno allestiti dalla ditta Fratelli Massa) nel campo sportivo comunale. Dalle luci dei fuochi artificiali alle note musicali, la serata proseguirà in piazza Umberto (“piatza de Santu Jagu”) con il concerto dei Bertas e il successivo dj set di Zanfranco.
Saranno invece le tonalità delle trame plissettate e degli orbaci a colorare la piazza di sabato 10. Alle 22 si terrà infatti lo spettacolo folkloristico con i gruppi che qualche ora prima (alle 18) parteciperanno alla processione per le vie del paese con la statua del martire: “Ìtiri Cannedu” di Ittiri, “Giovanno Maria Angioj” di Bono, “Santa Maria de Bubalis” di Siligo e “Ballerinas sindiesas” di Sindia. Durante la serata folk saranno inoltre estratti i biglietti della lotteria organizzata dal comitato.
La giornata del 10, molto sentita dalla comunità inizierà al mattino con la messa solenne delle 11, presieduta dal monsignor Gian Franco Saba insieme ai parroci della Forania di Sorres e cantata da “Su Cuncordu banaresu”. Attesa anche la processione delle 18: dopo un breve tragitto il corteo di fedeli, dei gruppi folk citati, dei banaresi in costume, dei cavalieri e della Banda musicale ittirese sosterà per un istante nelle vie intorno a piazza Umberto (per poi riprendere il percorso fino in parrocchia) in concomitanza con lo spettacolo pirotecnico diurno (sa bateria).
L’11 – giornata che nella tradizione banarese porta il nome di “Santu Larenteddu” – è la giornata degli emigrati con la messa delle 11 a loro dedicata. Si tratterebbe della giornata conclusiva che generalmente, di notte, prevede il concerto in piazza e l’angolo della tradizione nei pressi della chiesa patronale. Quest’anno il calendario prevede per le 22 dell’11 il concerto dei Sud Soud System (gruppo storico del reggae italiano) e per la stessa ora del 12 la gara di canto sardo “a chiterra” con i “cantadores” Emanuele Bazzoni, Torangelo Salis e Daniele Giallara accompagnati dalla chitarra di Nino Manca