Sassari. La sera di giovedì 8 agosto sarà dedicata alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio documentale custodito nell’archivio storico comunale di Sassari “Enrico Costa”. Il programma delle iniziative legate alla Faradda del 14 prevede due eventi dedicati alla storia dei Candelieri e allo storico ruolo della Municipalità nella Festa.
Alle 17.30 nella sala conferenze dell’Archivio storico comunale in via dell’Insinuazione si terrà un incontro nel quale sarà presentato il centro di Documentazione per la storia dei Gremi e dei Candelieri. Saranno presenti i rappresentati dell’Amministrazione comunale, dell’Intergremio Città di Sassari e dell’Arcidiocesi di Sassari.
Il Centro, istituito nel 2023 su proposta del Comune di Sassari, si propone di tutelare, valorizzare e promuovere le fonti documentarie della festa come momento fondante del recupero della memoria civica. L’istituzione del Centro di Documentazione si inserisce all’interno di un progetto che mira a monitorare e censire tutto il materiale documentario riferibile alla storia della festa più importante della città, conservato presso diverse sedi oltre che all’Archivio Storico Comunale, al fine di agevolare la ricerca agli studiosi e a qualunque cittadino curioso di intraprendere la conoscenza della storia della festa.
Alle 19 nella Sala Duce di Palazzo Ducale sarà inaugurata la mostra “A zent’anni. La Faradda vista da Palazzo di Città”, una raccolta di memorie fotografiche realizzate tra il 1956 e il 1984 da Salvatore Marras. La mostra sarà visitabile dal 9 agosto al 7 settembre, dal martedì al sabato (esclusi i festivi) dalle 10 alle 14. Attraverso gli scatti di Marras si coglie uno dei momenti di maggiore intensità e coinvolgimento della festa dei Candelieri sotto Palazzo di Città, i balli dei ceri votivi in onore della Municipalità e delle autorità invitate per l’occasione.
L’Archivio fotografico Salvatore Marras, una miniera di testimonianze e ricordi del passato della Sassari della seconda metà del Novecento, è conservato nell’Archivio Storico Comunale ed è costituito da un importante patrimonio di immagini, fondamentale testimonianza del modo di interpretare il linguaggio fotografico e di fare il mestiere di fotografo nell’immediato dopoguerra. Nel corso del 2024 l’Archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica della Sardegna.