Carloforte, foto di Daniela Piras

Carloforte. Aveva suscitato più di una perplessità, nei giorni passati, la decisione di ospitare un concerto serale in una zona di nidificazione del Falco della Regina. Ora, l’associazione ecologista Gruppo d’Intevento Giuridico, espone il risultato delle istanze presentate agli appostiti enti, che riportiamo integralmente: 

“Nessuna autorizzazione ambientale è stata rilasciata per lo svolgimento del Concerto serale alle Ciasette, nell’ambito del Festival Creuza de Ma – Musica per Cinema, lo scorso venerdì 26 luglio 2024, nel sito di Capo Sandalo – Ciassette, a Carloforte (SU), proprio nell’area di nidificazione del Falco della Regina.

Questo il risultato delle risposte pervenute all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata (11 luglio 2024) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG).

Da anni si svolge uno spettacolo a pagamento nel bel mezzo del delicato periodo della riproduzione della fauna selvatica in un’area naturale particolarmente protetta.

Nessuna autorizzazione ambientale, ignavia e molti pesci in barile.

Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale – STIR di Iglesias ha comunicato (prot. n. 52510 del 19 luglio 2024) di non saperne nulla.

Il Comune di Carloforte ha comunicato (nota prot. n. 8778 del 19 luglio 2024) di aver rilasciato (nota prot. n. 6144 del 23 maggio 2024) la mera autorizzazione di pubblica sicurezza per gli spettacoli (art. 69 del TULPS), con specifica “manleva relativamente alla salvaguardia dell’area per tutta la durata dell’evento”.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – Direzione generale Tutela della Biodiversità e del Mare ha sottolineato (nota prot. n. 137294 del 24 luglio 2024) che l’evento concertistico previsto andrebbe a situarsi nella ZSC ITB040027 Isola di San Pietro nonché nella ZPS ITB043035 Costa e Entroterra tra Punta Cannoni e Punta delle Oche – Isola di San Pietro, con conseguenti possibili ricadute sugli habitat ivi presenti e ha fatto presente la “necessità di ottemperare all’eventuale espletamento della Valutazione di incidenza secondo quanto previsto dall’art. 6, par. 3, della Direttiva 92/43/CEE Habitat”.

La Regione autonoma della Sardegna – Servizio Tutela della Natura e Politiche Forestali ha dichiarato (nota prot. n. 23633 del 26 luglio 2024) “che dall’esame dei fascicoli agli atti del Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali non risulta che l’iniziativa  sia stata preventivamente sottoposta al procedimento di Valutazione d’Incidenza Ambientale”.

Non solo: con la “nota prot. 17541 dell’8/6/2023  lo scrivente Servizio ha inteso sensibilizzare tutti i Comuni interessati da siti Natura 2000 sull’importanza di privilegiare gli spazi urbani per lo svolgimento di eventi, con l’invito a portare all’attenzione di organizzatori di eventi la necessità di attivare le procedure di VIncA.”.

Significa che tutti i Comuni interessati dai siti ricadenti nella Rete Natura 2000 sono stati informati da più di un anno della necessità di far avviare dagli organizzatori le procedure di valutazione di incidenza ambientale nella sconsigliabile ipotesi di eventi in tali aree, da realizzarsi in via prioritaria in aree urbane.

Il GrIG in questi giorni informa la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari e la Polizia giudiziaria ambientale dell’avvenuto svolgimento dell’evento concertistico in assenza del rispetto della normativa ambientale in materia.

Infatti, anche le pietre sanno che nella zona di Capo Sandalo – Ciassette è in corso la nidificazione del Falco della Regina (Falco eleonorae) e di altre specie avifaunistiche ed è vietata qualsiasi attività di disturbo (D.M. 17 ottobre 2007).

Afflusso di persone, veicoli, inevitabile chiasso non sono certo il modo migliore per non disturbare.

L’area rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola di San Pietro” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna e la flora) e nella zona di protezione speciale (Z.P.S.) “Costa ed entroterra fra Punta Cannoni e Punta delle Oche – Isola di San Pietro (direttiva n. 09/147/CE sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica).

Lo svolgimento di simili iniziative di spettacolo dovrebbe esser quantomeno preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) e ricevere specifiche prescrizioni per la salvaguardia degli habitat naturali.

Il GrIG auspica che finalmente le amministrazioni pubbliche competenti comprendano appieno la necessità di una concreta salvaguardia di habitat naturali e specie faunistiche uniche e irripetibili”.