Sassari. Una formazione accademica solida, numerosi anni di esperienza clinica, impegno costante nella ricerca scientifica e nella cura dei piccoli pazienti. Nato e cresciuto a Sassari, 62 anni, studi al liceo classico Azuni e all’Università di Sassari, Francesco Saverio Camoglio, professore ordinario di Chirurgia pediatrica all’Università di Verona, dal 2 agosto è il nuovo direttore della Struttura complessa di Chirurgia Pediatrica e neonatale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari.
«Siamo entusiasti di accogliere il professor Camoglio e siamo certi che la sua esperienza e la sua visione porteranno grandi benefici ai nostri piccoli pazienti e alle loro famiglie. Inizia oggi una nuova pagina per la chirurgia pediatrica del centro-nord Sardegna che, dopo molto tempo, ha finalmente una solida prospettiva sia in termini di assistenza che di formazione e ricerca. Questo sarà possibile grazie al professor Francesco Camoglio ed all’intera collaborazione di tutte le componenti della nostra azienda», ha dichiarato Antonio Lorenzo Spano, direttore generale dell’Aou di Sassari.
«In un Centro hub di riferimento per le nascite, l’arrivo di un valido ed esperto professionista consentirà alle donne in gravidanza che aspettano un bimbo affetto da patologie chirurgiche, di poter partorire con la massima serenità nella nostra città. Sarà un punto di riferimento anche per i bambini e per gli adolescenti con patologie chirurgiche», ha affermato il professor Giampiero Capobianco, direttore del Dipartimento tutela salute donna e bambino dell’Aou.
La Sardegna è una delle poche regioni insieme a Basilicata, Molise e Abruzzo in cui non c’è una Scuola di specializzazione in Chirurgia pediatrica.
«Dal prossimo settembre, il nuovo direttore inizierà a insegnare la sua specialità agli studenti di Medicina dell’Università di Sassari. – ha sottolineato il professor Capobianco – Stanno per concludersi le fasi concorsuali per la selezione di un professore associato specialista della stessa disciplina e stiamo mettendo le basi per aprire, nella nostra isola, una Scuola di specializzazione in Chirurgia pediatrica».
Pronto ad affrontare le sfide di questo ruolo con competenza e professionalità, il neo direttore insegna da 20 anni Chirurgia pediatrica e neonatale, dirige dal 2010 l’Unità complessa di Chirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Verona e guida la Scuola di specializzazione nella stessa città.
«Le sfide sono tante e non semplici. La prima è di stabilire un’organizzazione efficiente in modo che le diverse problematiche siano affrontate nell’interesse degli utenti e di chi lavora all’interno della struttura – ha affermato il professor Camoglio – Sassari fa parte della rete formativa di Verona e quindi avremo la possibilità, già dal prossimo gennaio, di avere dei medici specializzandi che da Verona ruotano a Sassari e magari qualcuno si appassionerà e rimarrà in futuro nella nostra terra. Questo sarebbe un bel punto di partenza».
Approccio di tipo interdisciplinare e stretta collaborazione con diverse professionalità, la volontà è quella di offrire il miglior servizio alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie, con un occhio di riguardo al lavoro di cura e ai tempi di conciliazione di vita e lavoro.
«Il 70% della chirurgia la eseguo tramite tecnologie mininvasive, in particolare in laparoscopia, sulle malformazioni complesse e anche sui neonati nel primo giorno di vita. Farò all’azienda delle proposte innovative. La mia idea è l’apertura di un day service chirurgico: molti degli interventi che venivano effettuati in regime di ricovero ordinario, saranno eseguiti in un solo giorno – spiega il neo direttore – Con questa modalità, il paziente entra in reparto e il giorno stesso dell’intervento viene dimesso. Questo è un grande vantaggio non solo per il piccolo paziente che viene traumatizzato meno, ma anche per i genitori perché diminuiscono le angosce e le ansie prima dell’intervento».
Garantire un servizio più snello, efficace ed efficiente anche attraverso attività ambulatoriali decentrate. «Si tratta di stipulare delle convenzioni tra la nostra azienda e le aziende periferiche dove non c’è una Chirurgia pediatrica, come ad esempio Olbia o Nuoro, per fare delle attività ambulatoriali diagnostiche sul posto – aggiunge il professor Camoglio – Non sarà più il paziente a fare 100 km per effettuare una visita chirurgica pediatrica in ambulatorio divisionale, ma sarà il chirurgo pediatrico che si sposta per andare a visitare i bambini. Un’altra idea è quella di spostare le attività ambulatoriali dalla mattina al pomeriggio perché in questo modo non si interrompe l’attività scolastica e i genitori sono più liberi la sera. Naturalmente non faremo tutto in un mese, ma ci vorranno dei percorsi dedicati».
Interviene sull’argomento Armando Bartolazzi, Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale: «Apprendiamo con estrema soddisfazione il reclutamento del professore ordinario di Chirurgia pediatrica, scelta dirimente per poter attivare la Scuola di specializzazione. Un primo passo fondamentale per risolvere una carenza atavica del territorio».