Sennori. Un lungo live set, un concept, un viaggio musicale fatto di sonorità, generi, voci e artisti differenti, partito poco dopo le 20 con un suggestivo tramonto proiettato sul Golfo dell’Asinara. Archiviata con successo la sesta edizione di “CAVART – EXTRAZIONI CULTURALI vibrazioni e risonanze eco – creative”, il festival delle arti e della cultura ambientale ospitato venerdì 26 luglio nell’anfiteatro naturale dell’ex cava di tufo a Sennori. Una serata di puro e magico ascolto aperta dal duo dei Medit & Lacana. Alla voce e chitarra Sara Porcu accompagnata dal violoncello del cantautore e polistrumentista Filippo Lacana. Il loro “PELLEGRINI”, un magico miscuglio di sonorità folk e underground, e le loro due splendide voci intrecciate, accompagnate da Martino Roggio alla chitarra, Roberto Mura al basso e Marcello Canu alla batteria hanno conquistato il pubblico di Cavart. «Musiche diverse con un unico comune denominatore che ha accompagnato le nostre scelte – ha spiegato dal palco Alfredo Puglia, vicepresidente dell’associazione Officine culturali, tra gli organizzatori del festival ideato dall’associazione Girovagando, in collaborazione con Theatre en vol e sostenuto dal comune di Sennori – tutti cantautori e musicisti sardissimi, stelle nascenti del panorama musicale isolano».
Come il pianista jazz e compositore Mario Ganau che ha presentato in prima assoluta il suo “SOLO”, ipnotizzando gli spettatori presenti: un laboratorio di sperimentazione sonora attraverso l’utilizzo del “live coding” e l’apporto di sintetizzatori analogici. L’acclamatissimo Beeside, pseudonimo di Federico Pazzona insieme alla sua “astronave chitarra” ha presentato “A HOME MADE SPACECRAFT”, progetto musicale intimo e personale che ha regalato, grazie ad una voce calda e intensa, emozioni, esperienze e sonorità differenti.
A chiudere questo viaggio musicale dinamico e imprevedibile, il cantautore Raffaele Puglia con i musicisti Giada Moschella (chitarra elettrica, tastiera e voce), Cristiano Caria (basso elettrico), William Calledda (batteria) e Andrea Budroni (tastiere). Un racconto di storie personali, frutto del progetto cantautoriale “Quello che nascondo” con alcuni dei brani più particolari scritti e composti da Puglia come “La soluzione”, “Macchine volanti”, “L’uomo che osserva l’universo”, “La terapia del dolore” e “Appeso”. E un paio di chicche del repertorio italiano dal quale l’artista ha voluto attingere, come l’intramontabile “Oggi sono io” di Alex Britti e “Il mare verticale” di Paolo Benvegnù.
La serata si è conclusa con il DJ SET di Nazar (Giuseppe Hussein) che ha catturato e trasportato il pubblico in un viaggio sonoro unico con una selezione musicale varia e ricercata.
Il festival, inserito nel Network Salude & Trigu 2024 della Camera di Commercio di Sassari, anche quest’anno è stato uno speciale connubio tra creatività, cultura, ambiente e sostegno alle imprese locali, anticipato dagli appuntamenti tra musica e degustazioni per celebrare i prodotti vitivinicoli del territorio, attraverso un turismo esperienziale volto a valorizzare storia e tradizione, voluti dal comune di Sennori: alla festa di San Giovanni con La Boulangerie da Mario e Barbados a curare come per l’evento del 26, la selezione di cibo e bevande, con il duo artistico pop dei Whisper Sound, alle Tenute Dettori con il duo dei Daisy Petals, alle Cantine Sorres con il Bad Talent Trio e infine all’azienda Vitivinicola Mode insieme al ConClave Trio.
«Siamo contenti che anche quest’anno Cavart sia riuscito a coinvolgere ed incuriosire gli spettatori – spiega Michèle Kramers presidente dell’associazione Girovagando – grazie alla partecipazione di artisti emergenti con storie musicali differenti. Siamo partiti nel 2018 con la collaborazione del comune di Sennori, anche con l’intento di valorizzare spazi sconosciuti dal grande potenziale, come l’ex cava di tufo, oggi luogo dove vengono ospitati grandi eventi culturali».