Parte oggi da Orgosolo la mobilitazione per raccogliere diecimila firme a sostegno della proposta di legge “di Pratobello”, presentata dal sindaco Pasquale Mereu. L’obiettivo è proteggere il paesaggio sardo dall’invasione di impianti eolici e fotovoltaici, riaffermando la competenza primaria della Regione in materia di edilizia e urbanistica, come previsto dallo Statuto sardo.

L’obiettivo è raccogliere diecimila firme. La proposta, composta da nove articoli, include norme urbanistiche precise per garantire la massima tutela di aree a rischio idrogeologico, zone di protezione speciale, habitat comunitari, parchi e compendi naturalistici, beni identitari, archeologici e monumentali, siti di importanza comunitaria e aree di tutela Igp, Doc e Dop, cruciali per le produzioni agricole e agropastorali.

Il titolo della proposta è: “Proposta di legge urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna – Norme urbanistiche in applicazione dell’articolo 3, lettera f, dello Statuto Autonomo della Sardegna (Legge Costituzionale 3 del 26 febbraio del 1948) – disposizioni normative urbanistiche relative all’insediamento di impianti fotovoltaici industriali a terra e eolici terrestri con recepimento di principi e obblighi di tutela e valorizzazione contenuti in programmi sovranazionali, nazionali e regionali”.

La proposta, articolata in nove articoli, include norme specifiche per tutelare aree a rischio idrogeologico, zone di protezione speciale, siti archeologici e monumentali, e aree agricole. La legge non si oppone alle energie rinnovabili ma promuove soluzioni innovative come l’isola dell’idrogeno e le comunità energetiche locali, incentivando l’uso di tecnologie a impatto paesaggistico zero.

La raccolta firme mira a rafforzare l’iniziativa popolare, coinvolgendo sindaci, comitati e cittadini per bloccare la speculazione energetica e restituire alla Sardegna il controllo sul proprio territorio.

 

Fonte: L’Unione Sarda