Il Corpo forestale, in due distinti interventi, ha sequestrato circa 20 chilogrammi di sabbia e conchiglie illecitamente prelevati nelle spiagge dell’Isola. Fondamentale la tempestiva segnalazione dei bagnanti.
Spiaggia di Chia (Comune di Domus de Maria)
I bagnanti hanno segnalato un turista che raccoglieva sacchetti di sabbia. Il personale della Stazione forestale di Pula intervenuto sul luogo ne ha bloccato l’attività di raccolta sequestrandogli 8 sacchetti per 13 kg di sabbia e ciottoli. L’uomo si è rivelato essere un “collezionista” di sabbia della Sardegna. Infatti ogni sacchetto era provvisto di un foglio che identificava l’origine della sabbia: Chia su Giudeu, Dune di Is Arenas Biancas, Piscinnì, Pula, Cala Cipolla.
Spiaggia di Campulongu (Villasimius)
Anche qui, i bagnanti hanno segnalato un turista che raccoglieva sacchetti di sabbia. Il personale della Base Navale di Villasimius ne ha bloccato la raccolta sequestrando al diportista statunitense 4 kg di sabbia.
Durante il servizio, è stata anche contestata l’occupazione del campo dunale da parte di un concessionario che vi aveva installato ombrelloni e sdraio in un’area interdetta per la tutela delle dune. Questa zona è anche un’Area Marina Protetta.
Il prelievo di sabbia dagli arenili è vietato dalla Legge regionale n. 16 del 2017 che prevede sanzioni fino a 3000 euro per i trasgressori.
Il Corpo Forestale sta svolgendo una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai visitatori dell’Isola attraverso la diffusione di locandine e brochure informative presso le concessioni balneari, gli aeroporti e gli scali portuali della Sardegna per prevenire questa condotta dannosa per l’ambiente.