Alessandra Todde (foto Agenzia DIRE)

“Sospendere le attività lavorative nelle ore più calde e nelle giornate in cui le temperature superano i limiti accettabili per il lavoro degli esseri umani è una norma di civiltà, adottata in molte regioni italiane e in molti stati europei come strumento per evitare tragedie e morti sul lavoro, specie nei cantieri, nelle campagne, nelle attività all’aperto”: così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante che sottolinea l’ apprezzamento della Cgil e delle sue categorie per la la sensibilità della presidente Todde nell’aver voluto emanare l’ordinanza al riguardo.

“Il lavoro deve essere fattore di sviluppo economico e di emancipazione delle persone, non può essere inteso come fatica, sacrificio, addirittura dolore, come emerge da alcune delle critiche all’ordinanza – proseguito Durante – una ordinanza, anzi, di cui chiediamo l’estensione a settori a oggi non coperti, come ad esempio l’igiene ambientale”.

Per la Cgil le persone che lavorano non sono oggetti o numeri, meritano rispetto per il contributo che danno all’intera collettività: “La morte di un bracciante o di un muratore – scriveva pochi anni fa lo scrittore Alessandro Leogrande e vale anche ai giorni nostri – non può essere considerata un evento naturale, come la grandine”.