Alessandra Todde (foto Agenzia DIRE)

Il confronto di oggi tra la CGIL Sardegna e la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, non ha portato a significativi avanzamenti di merito, probabilmente a causa degli impegni della presidente stessa. Tuttavia, si è aperta la possibilità di una discussione più approfondita su temi specifici come la sanità. Di seguito riportiamo la nota della CGIL Sardegna:

“Al netto del metodo, decisamente apprezzabile, il confronto di oggi con la presidente Todde non ha fatto registrare significativi avanzamenti di merito, probabilmente per gli impegni stringenti della stessa presidente che doveva presenziare alla riunione del Consiglio regionale per la commemorazione della strage di via D’Amelio”: lo rileva il segretario generale della Cgil Sardegna Fausto Durante sottolineando che “c’è però l’apertura a una discussione più approfondita su singoli temi, ad esempio la sanità, per la quale è stato chiesto e accordato un confronto specifico”.

E a proposito di singoli temi, la riunione è stata l’occasione per chiarire le posizioni della Cgil sulla stretta attualità, soprattutto in merito alle questioni relative a energia, aeroporti e, appunto, sanità. Prima di affrontarle, il segretario ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di emanare l’ordinanza già sollecitata dalla Fillea Cgil per impedire che nel territorio regionale si lavori nelle ore più calde, e poi si è soffermato sulla strage nei luoghi di lavoro che soltanto negli ultimi giorni ha registrato due vittime e undici dall’inizio dell’anno: “Occorre un intervento fattivo anche della Regione per contrastare un fenomeno drammatico e inaccettabile” – ha detto Durante proponendo alla Presidente la firma di un protocollo sul quale le sigle stanno lavorando unitariamente in vista dell’iniziativa che si svolgerà a Buggerru il 4 settembre per il centoventesimo dall’eccidio. “Sarebbe importante condividere, proprio in una occasione dal valore così simbolico – ha aggiunto il segretario – un protocollo che metta in fila azioni stringenti, investimenti su prevenzione e formazione per garantire la salute e la sicurezza”. La presidente Todde ha comunicato l’adozione dell’ordinanza sulla sospensione delle attività lavorative nelle ore più calde, si tratta ora di leggere il testo e di vigilare sull’attuazione di quanto deciso.

Sul tema energetico la Cgil ha espresso grande preoccupazione per l’assenza totale di pianificazione che ha caratterizzato le passate legislature ma ha sollecitato la Giunta attuale a fare chiarezza sul piano di metanizzazione che appare scomparso dai radar insieme all’ultima bozza ipotizzata dal ministro che sembrava contemplare la realizzazione della dorsale della quale, però, non si parla più.

Il segretario ha intanto fatto presente che Cgil, Cisl e Uil nazionali, di concerto con i sindacati regionali, hanno inoltrato una richiesta di incontro urgente ai ministri Pichetto Fratin e Urso proprio per discutere del tema energetico in Sardegna, anche in stretta connessione con le prospettive del sistema produttivo fortemente penalizzato.

“Sono state perse tutte le occasioni possibili per garantire alla Sardegna una transizione fondata su un mix di tutte le fonti – ha detto Durante – e ora ci si trova davanti a tentativi di speculazione e a una quantità sproporzionata di potenziali impianti, una realtà strettamente legata anche ai clamorosi ritardi sull’arrivo del metano, un gap che deve essere immediatamente colmato con il piano complessivo e la realizzazione della dorsale e della pianificazione di un giusto mix, a partire dall’ idroelettrico”.
Sul tema delle aree idonee inoltre, la Cgil ha chiarito che “per evitare speculazioni ed evitare ulteriori tensioni è indispensabile accelerare e legiferare il più presto possibile”.

Sulla questione della privatizzazione dell’aeroporto di Cagliari, Durante ha ribadito la contrarietà alla partita che vede protagonisti Camera di Commercio e F2i sottolineando anche che “mentre in Sardegna si discute di questa operazione, F2i sta dismettendo la sua partecipazione in altri aeroporti creando gravissime ripercussioni economiche, sociali e occupazionali”.

Oltre a questo il segretario ha ribadito che non sarebbe accettabile una configurazione della gestione aeroportuale nella quale la Regione non avesse ruolo e voce determinante negli indirizzi strategici e che “nel caso in cui si dovesse procedere a dismissioni di quote andrà applicata la legge che prevede una procedura di evidenza pubblica perché, semplicemente, non ci sono operatori che per diritto divino sono considerati infungibili”.

La Cgil ha anche proposto che “se e quando verrà costituita una nuova società, venga presa in considerazione l’ipotesi di trasformarla in Società per azioni europea perché questo comporterebbe dei vantaggi per la collettività e darebbe spazio e agibilità al ruolo pubblico e ai lavoratori, ad esempio con la costituzione del Comitato di sorveglianza che è appunto previsto da quel tipo di società.

Sulla sanità la Cgil ha evidenziato che in campagna elettorale il tema ha catalizzato l’interesse e probabilmente in tanti hanno fatto affidamento su un cambio netto che, per ora, non si intravvede. Anzi, il segretario ha detto che tra le persone aleggia una certa delusione e che occorre ascoltare con attenzione queste inquietudini per fare scelte opportune. In particolare il segretario ha detto che “sarebbe meglio evitare di concentrarsi su aspetti procedurali interni evitando di creare malumori tra operatori e aziende e lasciando perdere un’ennesima riforma che ci impegnerebbe per anni senza lasciare un segno su ciò che invece incide sulla quotidianità di pazienti e cittadini”.