Sassari. Summer Madness 2024: show time sui due campi da gioco e grande partecipazione. Lo Sporting Club di via Milano 26 a Sassari diventa per 4 giorni la capitale Cestistica dell’Isola, e si candida a diventare punto di riferimento per le prossime estati isolane (e non) della palla a spicchi. Si perché l’edizione zero di questo riuscitissimo torneo di basket 4vs4 aperto a 4 categorie andato in scena dal 9 al 12 luglio ha centrato il bersaglio ed è stato un successo. Stanchezza infinita, sorrisi più che abbozzati e applausi ai 5 giovani sassaresi: Fabia Canu, Davide Fiori, Nicola Lusso, Alessandro Masala della Torres
Sassari e Mattia Ennas che hanno compiuto l’impresa e piazzato il primo tassello di un puzzle tutto ancora da comporre.
Sul primo e secondo gradino dei 4 podi salgono rispettivamente: Air Ball e The chicken fighters (minibasket); God Did e Los Chicos (Élite); Lacaradeb’s daughter e Le amiche di Maria De Filippi (senior femminile); T. B. E T. P. Per la categoria senior maschile. Fanalino di coda assoluto – premio della critica alla costanza – per i nulvesi del Borgorosso Palla al Cesto.
I numeri dicono di circa 5mila presenze nelle 4 giornate di gare in una settimana di inizio luglio in cui calco mare e lavoro potevano minare la presenza e invece non hanno stoppato il flusso di entusiasmo. A sfidarsi 15 squadre per la categoria senior maschile, 4 team per quella senior femminile, 5 per la élite (12-15 anni) e 9 per il Minibasket. Fra meravigliosi talenti in erba pronti a sbocciare e qualche volto noto della palla a spicchi, tanti tantissimi atleti e atlete (più o meno preparati e più o meno “allenati”) che non hanno lesinato scivolamenti e stoppate, triple e schiacciate, match all’ultimo canestro e momenti di iper basket. Un segnale importante per l’intero movimento: Sassari c’è, ed è ancora “basketCity”. Se poi da spettatori o da protagonisti interessati, curiosi e appassionati, fanno capolino in via Milano il neo assessore allo sport del Comune di Sassari Nicoletta Puggioni, il neo capo di gabinetto Fabio Pinna, il play azzurro made in Sassari Marco Spissu, l’indimenticabile centro della promozione in A della Dinamo Jiří Hubálek, i libri della Biblioteca Popolare dello Sport, il team manager biancoblù Luca Gandini,
il direttore del quotidiano La Nuova Sardegna Giacomo Bedeschi, le leggende Emanuele Rotondo e Manuel Vanuzzo (ospitale padrone di casa allo Sporting) e alcuni calciatori della Torres Sassari, vuol dire che il livello di attenzione è già alto, e su queste basi si può costruire il futuro.
Gli organizzatori: “Volevamo creare una occasione di incontro e portare in campo e a bordo campo quante più persone possibile. Volevamo costruire un momento che potesse essere apprezzato e ripetibile. Catalizzare l’attenzione di più generazioni al maschile e al femminile della città di Sassari ed oltre. Ci siamo riusciti, ora possiamo dirlo. E possiamo dire che è stata una corsa lunga e faticosa pur se inquadrata in un breve spazio temporale, ma carica di soddisfazioni. Grazie allo Sporting via Milano 26, grazie ai nostri sponsor, grazie ai partner e a chi ci ha sostenuto. Grazie soprattutto a chi ha giocato: protagonisti assoluti del presente e del futuro. Arrivederci”.
Tutto è stato possibile grazie al prezioso supporto di sponsor e partner come Gea Costruzioni, Desole Magazzini, Cantine Chessa, Studio Dentistico Azzena, Touch Cafè, Apex, Cupra, Illusione Ottica, Red Bull, Character, Tha 13, Sporting Milano 26, VVS Vintage Store, Breathless, Associazione Click, Pegasus Hotel, Bar Quadrato, JETLAG, Carrozzeria Puggioni, Studio Tecnico Pietro Manca e McSun. La canotta ufficiale evento realizzata appositamente da Apex in tessuto tecnico Macron. Le maglie dello staff sono invece realizzate da THA 13.