Gli uffici della Federalberghi-Confcommercio provinciale di Sassari hanno elaborato i dati inviati da un campione del 35% di tutte le strutture ricettive alberghiere operanti in provincia.

Un campione oltremodo significativo, dal quale è stato possibile, per il mese di giugno, stilare gli indici di occupazione camere e occupazione letti, entrambi in forte crescita rispetto a giugno 2023.

Su tutta la Provincia, quindi Stintino, Castelsardo, Valledoria, Porto Torres, Alghero, Sorso, Sassari e aree interne, i posti letto campionati su base mensile sono stati 120.750, per 24.329 arrivi dei quali 9.666 nazionali e 14.663 internazionali.

L’indice di riempimento dei posti letto ha toccato il ragguardevole obiettivo di 64,53% contro il 53,79% dello stesso mese 2023, mentre l’indice di riempimento camere ha toccato quota 72,82% staccando l’omologo dato dell’anno precedente, fermo al 62,23%.

 

Su Alghero, già regina delle vacanze sarde nel 2023, l’indice di riempimento camere è sopra media provinciale e fissa l’asticella al 74,65%, contro il 67,78% dello stesso mese 2023.

L’indice di riempimento letti al 67,69% contro il 61,86% di giugno 2023.

Ciò che impressiona è la crescita di occupazione nelle strutture ricettive del Golfo dell’Asinara, dove l’indice di riempimento camere si è attestato a 68,40%, contro il 53,41% del giugno 2023. Quindici punti di occupazione in più.

“Il primo mese tipicamente estivo, inequivocabilmente trainato dal prodotto marino balneare – considera il Presidente Federalberghi Confcommercio Provincia di Sassari – ha fissato occupazioni in fortissima crescita rispetto all’anno precedente, già soddisfacente per il comparto.

Un asset prezioso, quello del contesto ambientale, in grado di persuadere sempre più turisti a scegliere la nostra destinazione, nonostante la concorrenza spietata esercitata da mete antagoniste quali Grecia, Spagna, Nord Africa, Croazia e Albania.”

Non sfugga la residua e considerevole capacità ricettiva delle strutture ricettive alberghiere, oltre un quarto del totale, che fa capire come il temuto fenomeno dell’overtourism non debba ancora far preoccupare gli operatori.

 

Il mese di giugno, già tipicamente estivo, drena presenze turistiche attratte dalle bellezze ambientali e dal fascino delle nostre coste – continua Visconti – senza congestionare le località beneficiate dal fenomeno turistico che, viceversa, vedono crescere la capacità delle imprese di filiera di generare reddito.”

Un cenno alle motivazioni del momentaneo successo, secondo la Federalberghi-Confcommercio provinciale, possono ricercarsi prevalentemente in alcuni fattori.

“Una stabilizzazione in atto sul versante dell’inflazione e conseguentemente degli interessi passivi che ogni famiglia paga per gli impegni finanziari in corso di restituzione; un miglior prezzo in strutture ricettive alberghiere rispetto al 2023; un migliorato accesso all’isola (salvo fisiologiche eccezioni nei periodi di alta e altissima stagione) come costo dei biglietti aerei e navali; una sinergia in atto tra i due scali aeroportuali (in attesa della fusione Sogeaal-Geasar) del Nord Sardegna che inizia a dare i suoi frutti e in ultimo il ritorno dei vacanzieri stranieri, che finalmente permette una programmazione agli operatori turistici, mancata dal 2020 al 2023.”

 

Per il mese di luglio, non pare arrestarsi l’inerzia stagionale tendente alla crescita.

“Tolti i primi dieci giorni del mese, dove qualche difficoltà ad occupare le camere viene riscontrata – conclude il Presidente provinciale Federalberghi Confcommercio, Visconti – pare comunque che possano essere migliorati i numeri rispetto alla stagione 2023.

Se ciò sia un anticipo delle prenotazioni o un valore incrementale che terremo a consuntivo di fine luglio, lo scopriremo solo vivendo”.