Nei giorni scorsi, la presidente Alessandra Todde ha annunciato che la fusione degli aeroporti sardi, promossa da una holding di privati guidata dal fondo di investimento F2i, può procedere con l’avallo della Regione, che parteciperà con una quota minoritaria.
Attualmente, la maggioranza delle quote della società di gestione dell’aeroporto di Cagliari è detenuta dalla Camera di Commercio di Cagliari e Oristano, un ente pubblico. Tuttavia, nella nuova holding, tali quote verrebbero cedute a un soggetto privato. Il piano prevede l’81% dell’azionariato equamente suddiviso tra F2i e la Camera di Commercio (40,5% ciascuno), il 10% alla Fondazione di Sardegna e il 9% al fondo Blackrock. Si ipotizza che la Regione detenga solo il 5%, conferendole un potere limitato.
I portavoce di Sardegna chiama Sardegna, Danilo Lampis e Nicoletta Pucci, hanno dichiarato:
«Le sarde ed i sardi, coi loro soldi, hanno costruito e fatto crescere gli aeroporti sardi. Perché adesso dovremmo darli in gestione a un monopolio di fondi privati, che pensano ai loro interessi e non a quelli dei sardi?
La Regione Sardegna, al contrario, deve aumentare il proprio controllo e la propria partecipazione all’azionariato, per salvaguardare questo asset strategico e garantire un servizio pubblico che faccia gli interessi dei cittadini sardi. Hanno fatto bene la CGIL e altre organizzazioni ad opporsi al monopolio della nostra mobilità. Chiediamo un servizio pubblico, efficiente e che faccia gli interessi della collettività.
Cosa pensa il sindaco di Cagliari, sindaco anche dell’Area metropolitana? Cosa pensa la maggioranza che sostiene Alessandra Todde? I Cinque Stelle, appena entrati nel gruppo europeo “La Sinistra”, che si oppone da sempre a queste politiche, da che parte stanno? Invitiamo la CGIL e tutte le altre organizzazioni a promuovere una grande assemblea pubblica sul tema. Siamo sicuri che la stragrande maggioranza dei sardi la pensi come noi. Vogliamo una Regione che aumenti i suoi poteri e valorizzi le proprie ricchezze, non che le venda.»
Questa nota stampa di Sardegna chiama Sardegna esprime una chiara richiesta alla Regione di non avallare la cessione degli aeroporti a un monopolio privato e di aumentare invece il proprio controllo per tutelare gli interessi pubblici e garantire un servizio efficiente per i cittadini sardi.