Rassegne di musica e cinema, incontri con studiosi, documentazione e ricerca, laboratori e concerti dal vivo: la Fondazione Hymnos prosegue le iniziative per la valorizzazione del canto polifonico liturgico, paraliturgico e profano nei Comuni di Santu Lussurgiu, Aggius, Aidomaggiore, Bortigali, Bosa, Nughedu San Nicolò, Scano di Montiferro e Sennariolo.

Domenica 7 luglio a Bosa nuova tappa per Isculta, Abbàida, Cumprende, rassegna itinerante di musica, cinema documentario e letteratura: alle 19.30 nell’ex Convento del Carmine si terrà un incontro attorno alla figura di Pietro Sassu, uno degli studiosi più importanti per lo sviluppo dell’etnomusicologia in Italia nella seconda metà del Novecento.
Nato a Sassari nel 1939, Sassu ha lasciato un’impronta indelebile grazie alla sua attività di ricerca sul campo in tutta Italia, alla sua carriera come docente che ha saputo unire rigore scientifico e passione umana e alle sue pubblicazioni. La serata renderà omaggio al suo straordinario contributo nel campo della ricerca sulla musica di tradizione orale in Italia, soffermandosi soprattutto sulle campagne portate avanti in Sardegna e relative al canto a più parti vocali.
La sua intensa attività di studioso, insegnante e ideatore di eventi, legati alla musica nelle più svariate forme, abbraccia da subito sia il versante della musica colta che di quella popolare. Alla fine degli anni Cinquanta, mentre già suona nelle orchestre più importanti (in particolare in quella della RAI di Roma), inaugura a Sassari la sua pionieristica attività di etnomusicologo: una simultaneità che lo
accompagnerà sempre. Il suo ricco archivio con i materiali delle sue ricerche in Sardegna è oggi un archivio consultabile sul sito internet della Fondazione Hymnos.

L’incontro, che vedrà Nicolò Migheli in dialogo con Simone Sassu, presidente dell’associazione Archivi Sassu, Ignazio Macchiarella, etnomusicologo dell’Università di Cagliari, Gigi Oliva, componente del Coro di Bosa ed etnomusicologo, e Antonio Migheli, vicepresidente Hymnos e componente dello storico Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, si concentrerà su contributi e riflessioni sulla sua figura e sul suo impatto nella disciplina. Un’occasione per riscoprire e celebrare l’eredità di Pietro Sassu attraverso le testimonianze, i racconti e soprattutto la musica, anche grazie agli interventi musicali del Coro di Bosa.

L’ingresso è gratuito.