SASSARI Venerdì 28 giugno al festival Asincronie si parla del rapporto tra “follia” e “normalità” e di alternative “utopistiche” a una società basata sullo sfruttamento selvaggio delle risorse. Alle 19 allo Spazio Bunker arriva l’autrice radiofonica Michela Mancini con l’audiodocumentario “Il paese dei pazzi”, sul manicomio “open doors” di Girifalco (in collaborazione con Daria Corrias di Tre Soldi Rai Radio 3), mentre alle 21 al cinema Cityplex Moderno il regista Edoardo Morabito sarà presente alla proiezione del suo documentario “L’avamposto” sull’eco-guerriero Christopher Clark e la sua battaglia in difesa dell’Amazzonia (in collaborazione con Società Umantaria, con la partecipazione di Giusy Salvio – CSC Alghero). Per entrambi gli incontri l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.
Reporter, autrice e produttrice radiofonica per la redazione Podcast di RAI Radio1, Michela Mancini ha collaborato con “la Repubblica” e con la BBC. Con il podcast in 4 episodi “Il paese dei pazzi” ripercorre la storia dell’ospedale psichiatrico di Girifalco, paesino calabrese di 6000 anime in provincia di Catanzaro, fondato nel 1881 e secondo manicomio del Sud Italia, dopo quello più grande e più conosciuto di Aversa. All’inizio del Novecento Girifalco diventa un modello di integrazione riuscita tra gli internati meno gravi, lasciati liberi di uscire dal manicomio, e gli abitanti del paese, fieri del loro appellativo di “Paese dei pazzi”, fino all’entrata in vigore della legge Basaglia e la chiusura definitiva dell’ospedale psichiatrico . (Incontro in collaborazione con Tre Soldi Rai Radio3).
In “L’avamposto” (Italia-Brasile, 2023), presentato alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia e prodotto da Dugong Films in collaborazione con Rai Cinema, Edoardo Morabito segue da vicino la generosa utopia dell’eco guerriero Christopher Clark, scomparso nel 2020. Attivista ed ecologista scozzese, Clark, che nel film compare in prima persona, ha creato nel cuore della foresta amazzonica un suo personalissimo Avamposto del progresso: un modello di società utopica basato sull’equilibrio perfetto tra natura e tecnologia, gestito e preservato dagli abitanti della foresta. Ma la situazione peggiora di anno in anno e un nuovo grande incendio minaccia di distruggere l’Avamposto. Chris decide allora di giocare d’azzardo, opponendo alla spettacolare distruzione della foresta un evento altrettanto spettacolare: un concerto dei Pink Floyd dentro l’inferno verde, così da convincere il governo brasiliano a istituire una riserva.
Edoardo Morabito è regista e montatore. Ha montato, tra gli altri, “Belluscone. Una storia siciliana” di Franco Maresco (Premio speciale della giuria “Orizzonti” a Venezia e David di Donatello), “Liberami di Federica di Giacomo” (Miglior a Venezia nel 2016, nella sezione Orizzonti). Insegna all’Accademia di Belle Art e al Centro Sperimentale di Cinematografia. L’avamposto è il suo secondo film