Era il 1974 quando il gruppo Ittiri Cannedu si apprestava a disegnare i primi tratti di quella che poi sarebbe diventata l’associazione strutturata dei nostri giorni, ambasciatrice delle tradizioni in tutto il mondo, organizzatrice del più originale festival internazionale del folklore arrivato all’edizione numero 39, ideatrice di Sestos, l’evento dedicato allo studio e alla tutela della tradizione vestimentaria della Sardegna giunto alla 14^ edizione.
Ecco perché la 39^ Ittiri Folk Festa rappresenta un’occasione speciale: dal 18 al 22 luglio il festival celebrerà anche il mezzo secolo di vita della vulcanica associazione Ittiri Cannedu. E lo farà con gruppi stranieri e sardi in una festa di amicizia e culture. Le tante iniziative saranno svelate nei prossimi giorni.
Una breve storia di Ittiri Cannedu- Le prove di ballo sardo per poter partecipare alla prima Europeade del Folklore di Nuoro nel 1972 fu il primo vero battesimo del gruppo. La forte emozione provata in quella occasione fece nascere la passione nei ragazzi di allora per il ballo e per gli abiti tradizionali. I primi anni del gruppo furono quelli utili per creare l’ossatura del futuro di Ittiri Cannedu. Abbigliamento tradizionale da adottare, proposte di balli da eseguire, immagine da presentare all’esterno.
La missione fu chiara da subito: il compito del gruppo era quello del recupero e della valorizzazione del vasto patrimonio vestimentario della comunità e – obiettivo piú difficile- la ricerca di quello che in passato era il ballo che accompagnava gli ittiresi nei momenti di festa. La ricerca venne realizzata in un primo momento dai componenti del gruppo che fecero delle approfondite indagini con le persone anziane che ancora erano a conoscenza di tecniche e notizie al riguardo. Il passo successivo fu il coinvolgimento di studiosi ed esperti che diedero credibilità culturale alle proposte del gruppo.
Proprio sul campo della credibilità delle proposte e sull’approfondimento della cultura popolare l’associazione ha sempre puntato ed è stata la cifra che l’ha contraddistinta nell’arco di questi cinquant’anni. Convegni e studi sugli abiti tradizionali, sugli strumenti musicali, sui balli, sulle musiche popolari divennero pane quotidiano del gruppo e materia da indagare e promuovere.
Nell’anno del cinquantesimo anniversario il fatto più gradito e di buon auspicio, la ripresa della Scuola di ballo, già presente fin dalla fine degli anni novanta: un folto gruppo di bambini e bambine che daranno continuità negli anni a venire a questa gloriosa associazione.
La presenza di Ittiri Cannedu divenne costante in tutte le feste di Sardegna e nei grandi eventi di folklore. Dopo la prima volta per un evento della lega sarda di Milano nel 1979 i viaggi del gruppo sono stati innumerevoli. Festival internazionali ed eventi di folklore in tutte le parti del mondo fra cui quattro volte in Sudamerica, nel Qatar e nel Caucaso solo per citarne alcuni.
Tantissime le visite ai Circoli dei Sardi in Italia e in Europa fino in Argentina e Brasile. E da ultimo, qualche settimana fa il viaggio a Wolfburg, in Germania, per incontrare il Circolo dei sardi intitolato a Grazia Deledda.
Ittiri Folk Festa – Il 1984 fu il primo anno che il gruppo, in occasione del suo decennale, organizzò il primo raduno di gruppi sardi selezionati tra i più rappresentativi. Fu solo la prova generale di quello che poi divenne uno dei Festival più conosciuti e apprezzati in Sardegna e fuori: Ittiri Folk Festa.
Il Festival Internazionale Ittiri Folk Festa giunge quest’anno alla 39° edizione. Da semplice rassegna di gruppi stranieri è diventato un contenitore di eventi che fanno da cornice alla manifestazione principale.
Non c’è argomento della cultura popolare e materiale della Sardegna che non sia stato indagato, trattato e messo in mostra nel corso dei quasi quarant’anni del Festival.
I più titolati tra i gruppi sardi e i migliori gruppi internazionali hanno fatto tappa nei palchi e nelle piazze del Festival di Ittiri. Il palco della folk festa è uno dei più ambiti tra i gruppi della Sardegna e quelli internazionali.