Baressa. La Biblioteca Comunale di Baressa, facente parte del Sistema Bibliotecario Barbagia di Seulo – sistema gestito dalle cooperative Comes Biblioteche e Agorà Sardegna – ha organizzato per il 21 giugno il primo appuntamento con “Visioni Sarde”.
Prosegue così senza soste il tour del progetto cinematografico pilotato dalla Cineteca di Bologna, Sardegna Film Commission, Circolo “Giuseppe Dessì” di Vercelli e Associazione “Visioni da Ichnussa” di Bologna.

In tabellone: Dalia di Joe Juanne Piras, Giù cun Giuali di Michela Anedda, Spiaggia libera di Ludovica Zedda, e Tilipirche di Francesco Piras. L’appuntamento per andarli a vedere è fissato per le ore 16:00 presso gli spazi dell’Ex Scuola dell’Infanzia.

Quattro bei film che si caratterizzano per un ampio spettro tematico, simbolo della raggiunta capacità di rappresentare problemi sociali, di scavare nell’animo umano, di affrontare i problemi generazionali. Sono storie vissute in Sardegna ma con significato universale. Offrono il meglio dei cortometraggi realizzati nell’isola nell’ultimo anno; una selezione di cortometraggi drammatici, divertenti e poetici che non lasceranno indifferenti.

“L’obiettivo di portare il cinema nelle piccole comunità trova un valore aggiunto nell’affrontare temi di stringente interesse – afferma Fabiola Concas, bibliotecaria di Baressa e organizzatrice dell’evento – La visione condivisa amplifica le emozioni, stimola l’approfondimento, favorisce il dibattito e la riflessione su temi trasversali a tutte le età e le fasce sociali”
“Il cinema è uno strumento formidabile – precisa l’assessore comunale Stefano Collu – per la valorizzazione dell’isola sotto ogni suo profilo: ambientale, storico, culturale e di costume. È uno straordinario veicolo di approfondimento culturale, oltre che di scoperta del territorio. Un’occasione di incontro, aggregazione e comunicazione che Baressa non ha voluto perdere”.

Baressa è un suggestivo borgo dell’oristanese, sito nella regione storica della Marmilla, ben caratterizzato dalle sue tradizioni agricole e artigianali, da luoghi di culto e testimonianze archeologiche. Il territorio comunale è disseminato di diverse testimonianze di epoca nuragica e romana. È noto per la coltivazione di mandorleti, sostenuta con impegno dall’Amministrazione comunale mediante la promozione della “Sagra della Mandorla”, mostra mercato meta ogni anno di turisti provenienti da varie parti dell’isola e non solo. Ma anche il vino e l’olio di Baressa sono molto rinomati. La distesa degli oltre mille ulivi plurisecolari, di cui alcuni inclusi nel parco Marrogali, costituiscono una meta ideale di escursioni.