Porto Torres. Nel pomeriggio del 13 giugno sono terminate le operazioni di rimozione e trasferimento del motopesca incagliatosi 3 giorni fa sui bassi fondali prospicienti la località ‘Cala Reale’ presso l’Isola dell’Asinara.
La Capitaneria di porto turritana, la notte dell’10 giugno, aveva coordinato le operazioni di soccorso rispondendo immediatamente all’allarme lanciato dallo stesso motopesca e aveva tratto in salvo ben 9 membri dell’equipaggio.
L’unità a causa dell’incaglio ha riportato ingenti danni allo scafo con diverse vie d’acqua che hanno allagato completamente la sala macchine in poco tempo.
Terminate le operazioni di soccorso, si è reso necessario porre in essere tutte le azioni per prevenire possibili sversamenti di sostanze inquinanti in mare in un contesto ambientale di assoluto pregio e soggetto a speciale tutela quale è l’Area Marina Protetta dell’Asinara.
Si disponeva quindi, tramite il Comandante del motopesca, l’intervento della società Sarda Antinquinamento s.r.l. per le operazioni di posizionamento di panne assorbenti e galleggianti intorno l’unità incagliata.
Due ditte specializzate in lavorazioni subacquee, la Mi.De.Mar di Porto Torres e la Costruzioni Marittime ed Edili di Fundoni e Mela s.r.l. di Olbia procedevano ad eseguire i primi lavori di tamponamento delle falle presenti sullo scafo al fine di riportare l’unità in galleggiamento per la successiva rimozione.
Per scongiurare potenziali inquinamenti si disponeva la bonifica dell’unità da tutti gli olii e i combustibili ancora presenti a bordo, tra cui circa 1,5 metri cubi di gasolio. Durante le operazioni di bonifica è stata preziosa l’attività di collaborazione fornita dal Vigili del Fuoco del Distaccamento portuale di Porto Torres, intervenuta con 2 unità navali e 3 squadre operative, per un totale di undici persone, al fine
di assicurare lo svolgimento in sicurezza delle operazioni di trasbordo del carburante dall’unità sinistrata su un altro peschereccio appositamente fatto intervenire sul luogo.
Dopo aver scongiurato la minaccia ambientale, ultimate le operazioni di riparazione dell’unità e conseguente disincaglio, la ditta Costruzioni Marittime ed Edili di Fundoni e Mela s.r.l., specializzata anche in servizi di rimorchio, sotto il coordinamento e controllo della Capitaneria, provvedeva a trasferire il peschereccio presso un cantiere navale sito all’interno del porto turritano.
Durante l’intero ciclo delle operazioni le motovedette della Guardia Costiera hanno costantemente monitorato il corretto svolgimento delle operazioni. Sullo specchio acqueo limitrofo il luogo dell’incidente non è stata riscontrata alcuna traccia di inquinamento.
La sinergia tra Enti dello Stato e società private ha permesso di svolgere le operazioni in un tempo contenuto, in sicurezza e senza conseguenze per le persone e per l’ambiente