Olbia. Cinture ben allacciate, sguardo attento alla strumentazione e poi via a tutto gas, cloche all’indietro e si parte. Sono gli stessi movimenti eseguiti tutto l’anno al simulatore di volo della scuola. Ma se in classe c’era solo la testa, tra le nuvole, ora si vola sul serio. È adrenalina pura. Un’esperienza unica per gli studenti delle quarte e quinte dell’Istituto Aeronautico Attilio Deffenu di Olbia diretto da Stefano Stacca, che in questi giorni stanno provando l’ebbrezza di pilotare un vero ultraleggero a motore.
Su iniziativa del docente Luca Altera, che insegna Scienze della navigazione aerea, ai ragazzi è stata data la possibilità di mettere in pratica le tecniche sperimentate al Flight simulator. Questo piccolo gioiello della tecnologia assomiglia a un videogioco di ultima generazione e permette di manovrare cloche e pedaliere con la sensazione fisica di essere su un aeroplano a tutti gli effetti. Ma l’emozione di veder staccare le ruote da terra non ha prezzo. Solo così si diventa aviatori.
Grazie a una convenzione del Deffenu con l’Aviosuperficie di San Teodoro, gli studenti accompagnati dai professori Altera, Zaffarano, Zirolia e Taras, hanno ricevuto tutte le indicazioni dall’istruttore Salvatore Biddau, che li ha portati a cimentarsi in un volo completo della durata di mezzora su un biposto ad ala alta Savannah. Si parte dalla conduzione in pista per poi effettuare il decollo con prua a sud, livellamento e crociera fino a Posada, manovre e quindi inversione di rotta verso Tavolara per una serie di evoluzioni sull’arcipelago e su alcune delle coste più belle del nord Sardegna. Infine rientro e atterraggio. Solo i più coraggiosi hanno chiesto di provare i brividi di uno stallo.
È stata un’immersione totalizzante nel mondo del volo da diporto e sportivo, dalla costruzione all’impiantistica del motore fino all’analisi della strumentazione. Gli studenti hanno approfondito la conoscenza dei motori con il meccanico Gion Loi e la presenza straordinaria di Hermann Flores, responsabile mondiale della Dynon Avionics, è stata occasione per analizzare il passaggio dall’analogico al digitale senza trascurare l’importanza di conoscere un inglese perfetto. Indispensabile è stato porre l’accento sulla cura e manutenzione del velivolo, a partire dalla pulizia dell’elica per operare in assoluta sicurezza.
L’iniziativa va a completare una serie di attività a tema già svolte quest’anno, come le visite alla base militare di Decimomannu, alla base dell’aviazione dell’esercito a Elmas e all’aeroporto Costa Smeralda di Olbia, sia all’interno degli uffici Geasar che nella torre di controllo. Solo dopo queste esperienze i ragazzi riescono a farsi meglio un’idea di quello che può essere il loro futuro nel settore dell’aviazione, dell’aeronautica e del controllo del traffico aereo.