Sassari. Al Policlinico Sassarese lunedì 10 giugno è in programma l’open day dell’Ambulatorio del Piede Diabetico. In occasione di questa giornata di prevenzione e informazione, la struttura sanitaria di viale Italia offrirà visite gratuite ai pazienti affetti da diabete mellito dalle 8.30 alle 13 e dalle 14 alle 16. La prenotazione è obbligatoria tramite il numero 079-222715, attivo dalle 11 alle 14 dal lunedì al venerdì, o la mail info@policlinicosassari.it. Non è necessaria l’impegnativa del medico di medicina generale. I posti sono limitati.
Un controllo accurato di eventuali lesioni agli arti inferiori può essere utile per il diabetico a individuare il giusto percorso da affrontare. Secondo la più recente letteratura, infatti, il 15% di questi malati andrà incontro nell’arco della vita a un’ulcera del piede a rischio infezione. Questa complicanza richiede cure mediche e una tempestiva presa in carico, in quanto, se trascurata, può comportare serie conseguenze e, nei casi più gravi, l’amputazione dell’arto.
Il servizio del Policlinico Sassarese si avvale di un team multidisciplinare. Interverranno all’open day Giacomo Clerici, medico esperto nella cura medica e chirurgica del piede diabetico e coordinatore del gruppo di lavoro, e Laura Olita, diabetologa del Policlinico Sassarese, che saranno coadiuvati nelle attività dall’infermiera Giuseppina Masia.
La patologia
Il diabete è una delle malattie croniche più diffuse nei paesi industrializzati e può causare neuropatia periferica, con perdita di sensibilità al dolore e al calore, e complicanze vascolari agli arti inferiori (arteriopatia diabetica).
“Le complicanze croniche del diabete – specifica il dottor Clerici – danneggiano sia i piccoli vasi arteriosi, come retinopatia, nefropatia, neuropatia, sia i grossi vasi arteriosi. In questi casi si può riscontrare cardiopatia ischemica, arteriopatia degli arti inferiori, arteriopatia dei tronchi sovraortici”.
Alla base della patologia “piede diabetico” vi è la neuropatia sensitivo-motoria. “Essa – spiega la dottoressa Olita – causa insensibilità della cute dei piedi e atrofia dei muscoli. Il risultato di questa condizione è un’alterazione della forma dei piedi che crea aree di conflitto con il suolo e con le calzature”. Su tali aree solitamente si sviluppano ipercheratosi (ispessimento della pelle), che sono meccanismi cutanei di difesa, che, se non vengono rimosse, portano alla lesione della cute.
Nei casi più gravi, l’eventuale presenza di ischemia critica, cioè di una riduzione di afflusso sanguigno causata dall’occlusione di un’arteria, impedisce una rapida guarigione e favorisce l’insorgenza di infezioni. In tal modo, da una lesione si rischia frequentemente di passare alla gangrena, ovvero una necrosi dei tessuti, con conseguenze gravi per il piede e talora per il paziente.
Inquadramento precoce
“E’ importante individuare e curare le lesioni nella loro fase precoce – prosegue Clerici – in modo da mettere in atto il prima possibile gli interventi di correzione dei fattori di rischio, con tutori, specifiche calzature o plantari, e le medicazioni per evitare complicanze altamente invalidanti che nelle forme più gravi possono portare all’amputazione parziale o totale dell’arto. Il nostro ambulatorio intende intercettare il bisogno di pazienti a elevata fragilità e rappresentare un punto di riferimento per loro e anche per i care-giver”.