Sassari. Si rinnova anche quest’anno la “Festa del Voto”, una delle processioni più sentite da Sassari. Come da tradizione, iniziata oltre trent’anni fa, nel 1993, sabato 25 maggio, la Polizia locale curerà la traslazione del simulacro della Madonnina delle Grazie dal santuario di San Pietro in Silki alla cattedrale di San Nicola. Elemento di novità quest’anno sarà la celebrazione della santa messa alle 17 che si svolgerà all’esterno del santuario dove gli agenti in alta uniforme renderanno omaggio alla loro santa compatrona.
Al termine della funzione il corteo d’onore dei veicoli di servizio scorterà il simulacro della Madonnina lungo piazzale San Pietro, via delle Croci, viale San Pietro, via Amendola, viale Italia, emiciclo Garibaldi, via Brigata Sassari, via Cagliari, piazza Castello, largo Cavallotti, corso Vittorio Emanuele, via Pais, piazza Mazzotti, via Margherita di Castelvì, via e piazza Duomo. Lungo il percorso sarà chiuso il traffico per il tempo strettamente necessario al passaggio del corteo.
Domenica 26 maggio ci sarà la processione solenne con il simulacro della Beata Vergine che dal duomo di San Nicola si snoderà per le vie della città, sino al piazzale san Pietro in Silki.
Per consentire la manifestazione che ogni anno richiama migliaia di persone, sono previste modifiche alla viabilità. Dalle 8 di sabato 25 alle 14 di lunedì 27 maggio è istituito il divieto di fermata nel piazzale del santuario di San Pietro; dalle 10 alle 24 del 26 maggio sarà vietata la fermata in piazza Duomo, via al Duomo, via Margherita di Castelvì, piazza Mazzotti, via Pais, corso Vittorio Emanuele, largo Cavallotti, piazza Castello, via Brigata Sassari, viale Italia, via De Nicola, via Delle Croci, piazzale San Pietro. Dalle 17 di domenica fino al passaggio della processione è inoltre prevista la chiusura temporanea al traffico lungo il percorso del corteo.
La “Festa del Voto” ricorda il voto che, durante la Seconda guerra mondiale, fece l’arcivescovo di Sassari alla Madonna delle Grazie di San Pietro in Silki: ogni anno si sarebbe svolta una processione, dal duomo alla chiesa di San Pietro. Gli aerei militari che avevano ricevuto l’ordine di bombardare Sassari non riuscirono a farlo e la città fu risparmiata.