Cagliari. Una delle voci più originali della scena musicale italiana, Cristina Donà, insieme a Saverio Lanza nello spettacolo “Spiriti Guida”; il supergruppo I Hate My Village di Adriano Viterbini, Fabio Rondanini, Marco Fasolo e Alberto Ferrari; i norvegesi Motorpsycho, tra le icone del rock nord europeo con i loro trentacinque anni di attività: questi i primi nomi svelati del diciottesimo Karel Music Expo, il festival di musica e cultura resistente organizzato a Cagliari dalla cooperativa Vox Day con la direzione artistica di Davide Catinari, in programma dal 5 al 7 settembre nei consueti spazi del Lazzaretto, il centro culturale nel quartiere di Sant’Elia.
Con “Spiriti Guida”, Cristina Donà e Saverio Lanza porteranno in scena nella prima serata (giovedì 5 settembre) uno spettacolo che si annuncia ricco ed eterogeneo, dove al repertorio della cantautrice milanese si accosta l’opera di quegli artisti che hanno nutrito la loro anima e contagiato il loro cammino: un percorso evocativo dove le canzoni di Cristina Donà, spesso scritte a quattro mani proprio con Saverio Lanza, lasciano affiorare i brani dei loro “spiriti guida”, i loro artisti di riferimento, dai primi ascolti giovanili fino a oggi, in una rilettura che attinge da Battisti ai Bee Gees, da Claudio Monteverdi ai Beatles, a Sinead O’Connor, passando per Francesco De Gregori, Bjork e David Bowie tra i tanti altri. Mondi tra loro diversissimi che, intrecciati al filo rosso delle canzoni di Cristina Donà e Saverio Lanza, daranno forma a uno spettacolo vitale, curioso, poetico e profondo.
“Nevermind The Tempo” è invece il titolo del nuovo album (fuori dal 17 maggio) degli I Hate My Village, attesi sul palco del Karel Music Expo il 6 settembre. La “superband”, tra le realtà più originali e interessanti emerse negli ultimi anni dalla scena nazionale, sì è formata nel 2018 dall’incontro tra Fabio Rondanini alla batteria (Calibro 35, Afterhours) e Adriano Viterbini alla chitarra (Bud Spencer Blues Explosion e tanti altri gruppi). Accomunati dall’amore per le sonorità la musica africana (tra le loro esperienze, tour con Bombino e Rokia Traoré), i due hanno cominciato a provare insieme e ad appuntare le idee per poi registrare con il produttore Marco Fasolo (Jennifer Gentle), coinvolgendo in un secondo momento Alberto Ferrari (Verdena) alla voce. Nasce così un suono originale che sfocia nell’album d’esordio, “I Hate My Village”, del 2019, accolto con entusiasmo dalla stampa e dal pubblico, come certificano anche le numerose ristampe del disco e il grande successo del lungo tour che ha portato il gruppo in giro per la penisola. Nello stesso anno esce l’Ep “I Hate My Bonus Track”, con tre canzoni nuove e una versione live del singolo “Tony Hawk of Ghana”, seguito nel 2021 da un nuovo Ep, “Gibbone”, e un remix di “Tony Hawk of Ghana” insieme a Cal e Ice. È invece dello scorso marzo “Water Tanks”, il singolo che segna il ritorno degli I Hate My Village, cui seguiranno “Artiminime” (il 18 aprile) e “Jim” (il 3 maggio), ad anticipare il nuovo album “Nevermind The Tempo”.
Considerati a ragione un’autorità assoluta del louder psych-rock nord-europeo, nonché Maestri del cut up musicale, i Motorpsycho, protagonisti della serata del 7 settembre, hanno ispirato un’intera generazione di band col loro sound potente e vorticoso, in cui generi come stoner, heavy rock, psichedelia, prog, folk si incrociano come per magia. Fondata nel 1989 a Trondheim, la formazione originale includeva Bent Sæther, Hans Magnus Ryan e Kjell Runar Jenssen, poi sostituito da Håkon Gebhardt. “Lobotomizer”, nel 1991, è l’album del debutto, ma il successo è arrivato nel 1993 con “Demon Box”, molto apprezzato in Norvegia, seguito l’anno dopo da “Timothy’s Monster”, che ha segnato la definitiva affermazione dei Motorpsycho sulla scena rock europea. I lavori successivi, “Blissard” (1996), “Angels And Daemons At Play” (1997) e “Trust Us” (1998) confermano la band come una delle più interessanti d’Europa, e aprono la strada a una lunga serie di album in studio (a oggi ben ventinove) affiancati da pubblicazioni di live e da numerosi singoli ed Ep: tra questi “Child of the Future”, uscito solo in vinile nel 2009, per festeggiare i vent’anni del gruppo norvegese, registrato con il produttore Steve Albini, recentemente scomparso. Nell’ultimo decennio le produzioni dei Motorpsycho si sono addentrate verso le frontiere del progressive rock, con album come “Here Be Monsters” (2015), “The Tower” (2017) e il maestoso “The Crucible” (2019). Pubblicato un anno fa a giugno, il loro lavoro più recente, “Yay!”, segna un ritorno verso atmosfere sonore più rilassate, ispirate alla scena folk inglese degli anni Sessanta, che lascia da parte i granitici riff di matrice scandinava.
Con i Motorpsycho, gli I Hate My Village, Cristina Donà e Saverio Lanza, il Karel Music Expo scopre dunque le prime carte della sua diciottesima edizione, e in attesa di completare il cartellone apre le prevendite su Vivaticket: 25 euro il prezzo del biglietto per i concerti del 5 e del 6 settembre, 27 euro per sabato 7, 65 euro l’abbonamento per le tre serate (a tutti i prezzi vanno aggiunti i diritti di prevendita). Acquistati al botteghino lo stesso giorno dei concerti, i biglietti costeranno invece 30 euro per il 5 e 6 settembre (ridotti a 24 euro per i possessori di carta giovani Sardegna) e 32 euro per la serata del 7 (26 euro per i possessori di carta giovani Sardegna), mentre il prezzo dell’abbonamento sarà di 80 euro.
Anche quest’anno sarà possibile acquistare un menù degustazione multietnico a cura di Carovana SMI / Stazione di Transito: selezionando l’opzione “con degustazione” e aggiungendo 15 euro al giorno sul prezzo del biglietto, si potrà scegliere tra il menù classico e il vegetariano.
La diciottesima edizione del Karel Music Expo è organizzata dalla cooperativa Vox Day con il contributo del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Informazione Spettacolo e Sport e Assessorato del Turismo, artigianato e Commercio), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura) e della Fondazione di Sardegna, con la collaborazione di Centro Scuola Luigi Pirandello, Factory, Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, Le Officine, MusicArtService, Cooperativa Sant’Elia 2003, APS I Love Sardegna, Ajò in Pullman, AgriLogica, Maison Savoia, T-Hotel, Esibirsi, Ondeindiependenti.com, Rete dei Festival, Exitwell, Rock The South Malta, FormResonance, Gigmit, Music Club, Offset, Sentire Ascoltare, ScarryMonster booking, Carovana SMI, Stazione di Transito.