Sassari. Ha rappresentato un momento di devozione durante il quale pazienti, visitatori, operatori sanitari hanno mostrato grande attaccamento e dedizione alla Vergine.
Per tanti la visita del simulacro della Madonnina delle Grazie, prevista per questa mattina nei reparti ospedalieri del Santissima Annunziata, era un evento atteso da tanto.
La piccola statuetta della Vergine è arrivata sul piazzale dell’ospedale civile accompagnata dai rappresentanti del gremio di Massai e da padre Massimo Chieruzzi frate guardiano del convento di San Pietro in Silki, dove è custodita la statuetta.
Ad accoglierli erano presenti i cappellani dell’Aou di Sassari che, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Sassari, i Massai appunto e i frati minori di Sardegna di San Pietro hanno organizzato l’evento. Un appuntamento che, arrivato al terzo anno, oltre al passaggio nei reparti del Civile prevede anche la visita nei reparti di degenza delle Cliniche di viale San Pietro.
Sul piazzale, a dare il “benvenuto” al simulacro, erano presenti anche la direttrice sanitaria dell’Aou di Sassari, Lucia Anna Mameli, e il direttore del Presidio ospedaliero, Paolo Castiglia.
Il simulacro è stato quindi preso in consegna dai primi volontari per essere condotto nei reparti. E la prima tappa è stata la Geriatria, con la direttrice della struttura, Patrizia Tilocca, che ha portato il simulacro assieme alla coordinatrice del reparto.
A ogni reparto, poi, la statua della Vergine è stata presa “in consegna” da due infermieri o da due operatori sociosanitari che l’hanno portata dai pazienti, all’interno delle stanze di degenza. In Medicina uomini, invece, sono stati due pazienti a voler accogliere la Madonnina e riporla sull’altare predisposto dagli operatori sanitari.
E anche questa volta sono stati tanti i reparti che hanno predisposto un piccolo altarino per ospitare il simulacro e all’esterno, così come all’interno, operatori e pazienti si sono ritrovati a recitare una preghiera.
In altri reparti, poi, gli operatori hanno predisposto anche un vero e proprio tappeto di fiori per accogliere la piccola statua.
Il simulacro ha fatto tappa prima in Geriatria per poi andare in Ortopedia, Riabilitazione funzionale, Dermatologia e Centro ustioni, Rianimazione, Cardioanestesia, Patologia medica e Oncologia, Blocco operatorio, Dialisi, blocco operatorio Neurochirurgia, Nefrologia, Medicina donne, Stroke unit, Chirurgia d’Urgenza, Medicina uomini, Cardiologia, Cardiochirurgia, Medicina urgenza, Gastroenterologia, Pronto soccorso, Spdc e Day hospital oncologico.
La statuetta quindi è stata posta su un altare all’interno della cappella al settimo piano dell’ospedale civile.
Nel pomeriggio, invece, le tappe del simulacro: Materno infantile quindi palazzo Clemente, i reparti delle due stecche bianche e poi palazzina di Malattie infettive.